Rovereto / L'evento

"Natale anima della speranza", emozioni a Borgo Sacco con il coro Sant'Ilario

Ieri sera, lunedì 23 dicembre, il grande concerto organizzato dall'Adige e dalla Rurale, nella chiesa di San Giovanni con la compagine canora diretta dal maestro Federico Mozzi, affiancata dal violino del compositore e direttore d'orchestra Macello Fera, dal violoncello di Leonardo Sapere, da Silvio Gabardi al contrabbasso e da Francesca Aste alla celesta. Il programma musicale è stato intervallato dalle letture di Cinzia Limelli. Raccolta di fondi per aiutare l'ospedale di Beit Jala, a pochi chilometri da Betlemme

GALLERY Le immagini del concerto nella chiesa di San Giovanni a Rovereto

di Elena Piva

ROVERETO - Emozioni, ieri sera, lunedì, per il pubblico che ha gremito la chiesa di San Giovanni a Borgo Sacco, dove si è tenuto il concerto "Natale anima della speranza", con le voci del coro Sant'Ilario e le melodie di quattro strumenti musicali.

Dopo la magia creata nel 2023 con Antonella Ruggero, il gruppo corale di Rovereto ha riunito la comunità nel segno dell'Avez del Prinzep, l'abete bianco simbolo di Lavarone che, schiantatosi nel 2017, rivive ogni in un quartetto di archi lignei.

Due di loro, si sono esibiti accanto ai 26 coristi diretti dal maestro Federico Mozzi: il violino del compositore e direttore d'orchestra Macello Fera e il violoncello di Leonardo Sapere. Al loro fianco, anche Silvio Gabardi al contrabbasso e Francesca Aste alla celesta, intervallati dalle letture di Cinzia Limelli.

Messaggi di solidarietà al concerto di Natale nella chiesa di San Giovanni

Messaggi di solidarietà e molte emozioni, ieri sera, nella chiesa di San Giovanni a Borgo Sacco (Rovereto), per il concerto "Natale anima della speranza", che ha visto in scena il coro Sant'Ilario e quattro strumentisti, oltre a una voce che ha proposto una serie di letture [foto di Gianni Cavagna]

«I canti della tradizione popolare natalizia sono il cuore dell'evento - racconta il Roberto Forrer, segretario del coro che organizza il concerto in partnership con il quotidiano l'Adige e la Cassa rurale Alto Garda e Rovereto -. Siamo sempre alla ricerca di qualcosa che possa diversificarci ed arricchire chi ci ascolta. Negli ultimi anni, abbiamo più volte collaborato con il maestro Fera, realizzando spettacoli per l'Anpi di Rovereto. Questo legame ci ha permesso di contaminarci, aspetto che ricerchiamo e riteniamo fondamentale. Esso è diventato il collante e gli strumenti del progetto "Anima" sono il perfetto connubio d'intenti e valori».

La serata ha dato spazio a una prima parte, durante la quale il coro Sant'Ilario e gli strumentisti si sono raccontati individualmente al pubblico attraverso la musica. Poi, una seconda, dove strumenti e voci diventano un'unica cosa.

«Per noi il Natale è solidarietà - spiega Forrer -. 25 anni fa, in occasione di "Italia per Betlemme 2000", abbiamo cantato nella piccola cittadina di Beit Jala, a pochi chilometri da Betlemme. Lì, abbiamo vissuto le difficoltà e le separazioni umane, le discriminazioni nei confronti dei palestinesi e ne siamo rimasti toccati. Quando abbiamo appreso che l'unico reparto pediatrico oncologico rimasto oggi attivo in Palestina è quello del Beit Jala Hospital, dopo la distruzione della struttura di Gaza, non potevamo non occuparcene. Lo abbiamo sentito dentro, forte e chiaro. Ravviveremo la speranza di pace con una raccolta fondi, il cui ricavato verrà donato all'ospedale di Beit Jala».

L'altra novità dell'edizione 2024 è nella location: il concerto, solitamente allestito nella parrocchia di San Marco e della Sacra Famiglia di Rovereto, si è trasferito a Borgo Sacco quale ulteriore evento celebrativo dedicato al compositore Riccardo Zandonai, del quale quest'anno ricorrono gli 80 anni dalla morte.

A conclusione del concerto, brindisi con brulè e panettone grazie al Gruppo Zattieri di Borgo Sacco.

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