Inceneritore, Divina: bene

Divina: "Anche il presidente della Provincia di Trento Alberto Pacher alla fine ha dovuto convenire che l’impianto per la combustione dei rifiuti trentini non serve. Da tempo la Lega lo diceva e si sa che il tempo è sempre galantuomo e alla fine riconosce dove sta la ragione. Peccato solo che tale decisione si sarebbe potuto prenderla già qualche anno fa, evitando inutili polemiche e la spesa di una montagna di denaro pubblico per realizzare studi di fattibilità (prima per un impianto faraonico, poi ridimensionato ed infine semplicemente cancellato)"

Ecco il comunicato della Lega sulla decisione della Provincia di archiviare il discorso inceneritore:

 

"Inceneritore di Trento: anche il presidente della Provincia di Trento Alberto Pacher alla fine ha dovuto convenire che l’impianto per la combustione dei rifiuti trentini non serve. Da tempo la Lega lo diceva e si sa che il tempo è sempre galantuomo e alla fine riconosce dove sta la ragione. Peccato solo che tale decisione si sarebbe potuto prenderla già qualche anno fa, evitando inutili polemiche e la spesa di una montagna di denaro pubblico per realizzare studi di fattibilità (prima per un impianto faraonico, poi ridimensionato ed infine semplicemente cancellato).
Non ci possiamo prendere la totale paternità della vittoria, in quanto i comitati spontanei della Rotaliana, Nimby, e altri hanno contribuito con noi in modo sostanziale a tenere alta l’attenzione e a mobilitare la popolazione sui rischi dell’inceneritore.
Non c’interessa fare polemiche: qui è importante rimarcare come con questa decisione (ancorché tardiva) non ci saranno emissioni inquinanti e nocive nella valle dell’Adige e nelle località circostanti.
La decisione di annullare lo scenario dell’inceneritore permette sicuramente di risparmiare oltre 150 milioni di euro necessari per la costruzione dell’impianto, più i costi della messa in sicurezza della parete rocciosa e della costruzione del ponte sull’Adige per accedere all’impianto. Il problema che oggi si pone è l’alternativa alle discariche che vanno chiuse e bonificate, magari con la rimozione del materiale depositato utilizzandolo per trasformarlo in sottoprodotti energetici con metodi sicuri, sperimentati e che non ricorrono alla combustione. Questa è la strada da seguire per eliminare definitivamente il “problema” rifiuti e per ripristinare l’ambiente.
Confidiamo che la Provincia e Comune di Trento intraprendano quanto prima questa direzione".

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