«C'è il rischio sfruttamento»
Dopo il blitz contro il degrado all'alba di mercoledì a Trento operatori sanitari, assistenti sociali e polizia polizia sono intervenuti prima tra l'ex Sloi e la ferrovia, poi in via al Desert, per identificare e sottoporre a controlli medici i senzacasa. Iacobone: «Non penso che dando la carità si faccia il loro bene. A Trento esiste una rete di sostegno e assistenza molto fitta, che va dal Comune alla Caritas, a tante associazioni di volontariato»
TRENTO - Il questore Giorgio Iacobone conferma che la maggior parte delle persone trovate nei due accampamenti sono dedite all'elemosina.
Situazione sotto controllo?
Dobbiamo stare attenti perché la raccolta di elemosina può nascondere situazioni di pericolo, di sfruttamento e di sottomissione per queste persone. Il fatto che siano costrette a stare in ginocchio a chiedere la carità fa sorgere sospetto che siano in qualche modo obbligati a farlo. Come il fatto che utilizzino i cani per impressionare la gente, come prima facevano tenendo lì vicino i loro bambini, cosa ora vietata.
Come devono comportarsi i cittadini di fronte alla richiesta di elemosina?
Non penso che dando la carità si faccia il loro bene. A Trento esiste una rete di sostegno e assistenza molto fitta, che va dal Comune alla Caritas, a tante associazioni di volontariato.
Ma queste persone vogliono essere aiutate?
In ogni caso è giusto che emerga la situazione di miseria in cui queste persone sono costrette a vivere qui. Ci sono problemi sanitari, ma anche di sicurezza nel senso che basta poco che quelle baracche prendano fuoco.
La logica dell'aiuto è semplice: per chi chiede sostegno le porte sono aperte, mentre per gli altri, se non fanno «affari» con la carità non sono spinti a venire fino a Trento, giusto?
E in casa loro vivono comunque meglio che nei due accampamenti.
Ci sono altre situazioni che state monitorando?
Anzitutto devo dire che il fenomeno è contenuto: sinceramente pensavo che avremmo trovato ben più di 40 persone in due accampamenti. Altre microrealtà sono sotto la nostra osservazione.
Cosa succederà per queste persone?
Vedremo di regolarizzare la loro posizione. Per il momento si è evitato che ci fosse un pericoloso contagio di Tbc.
Ai due accampamenti possono essere collegate situazioni di illegalità?
Qualche fatto che ci ha preoccupato c'è stato, tipo lo sfruttamento della prostituzione di ragazze dell'accampamento e qualche lite con lesioni leggere.
«Il cuore entra in azione» è la campagna attivata in città per far riflettere sul concetto di elemosina e invitare a chiedersi quanto il gesto di dare qualche spicciolo favorisca una reale emancipazione della persona in difficoltà. L'invito, piuttosto, è quello di sostenere il fondo messo in piedi in modo da consentire interventi mirati.