Richieste alla politica, il primo sì è di Dellai
Le piccole imprese trentine vogliono contare e in vista delle provinciali pretendono di sapere quale coalizione intende portare avanti le loro istanze. L'alternativa è la candidatura di Roberto De Laurentis. E al presidente degli Artigiani è arrivata la richiesta di incontro dal leader dell'Upt, Dellai.
L'unico candidato presidente della Provincia presente in sala era Ugo Rossi. E il primo a contattare Roberto De Laurentis, che guida Rete Imprese Italia in Trentino, ancora prima che finisse la conferenza stampa di ieri pomeriggio per presentare il manifesto sul quale Associazione artigiani, Confesercenti e Confcommercio chiedono alle forze politiche un confronto e una risposta convincente, è stato il leader dell'Upt ed ex governatore Lorenzo Dellai, che ha proposto un incontro.
Sono due segnali molto indicativi della direzione verso la quale verrà tentata - come prima ipotesi - un'intesa tra la politica e i rappresentanti delle piccole e medie imprese trentine, decise in queste elezioni provinciali ad «avere un ruolo da protagonisti», come ha sottolineato De Laurentis, perché altrimenti «nel Palazzo non arriva la voce delle imprese» e «le promesse restano libri dei sogni».
Ecco. Artigiani, commercianti e tutti quei piccoli imprenditori che rappresentano la parte più rilevante del tessuto produttivo trentino, hanno deciso in via «eccezionale» - termine ripetuto più volte ieri dal presidente di Confcommercio, Loris Lombardini, - di unirsi per chiedere garanzie alla politica su misure concrete. E nel caso di risposte ritenute insufficienti Rete Imprese Italia del Trentino è pronta a organizzare una propria lista guidata da un candidato presidente di fiducia - che sarà il presidente Roberto De Laurentis - per tentare di entrare nel Palazzo. Ma questa resta solo l' extrema ratio , anche perché gli imprenditori sono tutti ben consapevoli che per poter incidere davvero, il modo migliore è arrivare alla stanza dei bottoni, che è quella della giunta provinciale. E correre da soli certo potrà dare molto fastidio alle altre coalizioni, ma non è il modo più furbo per presentarsi se si punta a vincere le elezioni.
Comunque, le condizioni che De Laurentis e Gianni Bort, presidente di Confcommercio, che siederanno al tavolo con le forze politiche interessate a incontrarli, comprenderanno anche quella che è la richiesta più importante che ieri Lombardini ha anticipato: «Una condizione sarà data dai nomi che le forze politiche vogliono mettere nei ruoli di governo; dovranno essere nomi che diano garanzie». E a margine della conferenza stampa Lombardini precisa che: «Sì, ci riferiamo ai nomi degli assessori. Vorremmo sapere chi vogliono mettere gli altri candidati presidenti, perché certo non tutti i nomi ci possono andare bene, e siamo pronti naturalmente a mettere a disposizione anche nostre proposte di persone».
Insomma, se Rete Imprese Italia riuscisse a ottenere l'impegno del centrosinistra autonomista o di un'altra coalizione sulla scelta dell'assessore o assessori all'industria, artigianato, commercio e turismo, magari con un proprio uomo in primo piano (anche come assessore tecnico), sarebbe già accordo fatto, perché per i piccoli imprenditori la cosa più importante è poter contare su una o più persone ritenute capaci di realizzare i punti che stanno a cuore alla categoria. A quel punto, dunque, Rete Imprese Italia potrebbe contribuire nelle liste della coalizione prescelta, magari quella o quelle considerate più affini. Ieri, sera l'Upt aveva già diffuso un comunicato in cui informava della richiesta ufficiale di un incontro inoltrata al presidente De Laurentis «per discutere e approfondire le questioni contenute nel documento» che viene definito «un importante contributo alla fase di definizione di un'idea di Trentino che pone la questione della creazione della ricchezza come la vera priorità per i prossimi anni». E che si conclude con una avance esplicita dicendo che la lista è aperta: «L'Unione per il Trentino, infatti, ritiene che tutto ciò debba essere al centro dell'attuazione di un innovativo progetto politico che l'Upt intende promuovere con il programma per la prossima legislatura e interpretare con la lista che presenterà alle prossime elezioni provinciali».
Nei prossimi due-tre giorni si vedranno gli sviluppi - se ci saranno - su questo fronte. Certo Dellai e l'Upt - ma il Pd non c'era e Rossi si è mantenuto freddo - non hanno perso tempo, mentre nella direzione di Progetto Trentino, dopo la scelta dell'industriale Diego Mosna come candidato presidente, sembra essere sceso il gelo e la strada appare in salita. Rete Imprese Italia è stata infatti snobbata da Silvano Grisenti nelle settimane scorse, tanto che Lombardini lo ha rimarcato: «C'è un condottiero che per settimane è sembrato più preoccupato di cercare un candidato presidente che di costruire una coalizione. Mi è sembrato un modo un po' vecchiotto di fare politica».
C'erano ieri esponenti della Lega nord (Savoi e Civettini) e del Pdl ma non di primo piano (mancavano sia Bezzi che de Eccher) e su questo lato non c'è ancora neppure una coalizione. Hanno provato i grillini a proporsi ai piccoli imprenditori, ma Lombardini li ha gelati: «Noi siamo intenzionati a dialogare con chi al governo ci vuole andare».