Nuova baraccopoli lungo via Maccani
Dopo i casi di accampamenti fatiscenti, in cui uomini e donne di etnia rom vivevano in condizioni davvero miserabili dentro l'area dell'ex Sloi e delle vecchie caserme militari a Trento su, ora una nuova baraccopoli è sorta a Trento nord. È situata lungo via Maccani, poco a nord dell'incrocio con via Lavisotto, ben mimetizzata tra la folta vegetazione di quell'angolo di città dimenticato da tutti in attesa di una bonfica annunciata da anni ma ancora lontana dall'essere realizzataTutto sull'Adige in edicola
TRENTO - Pensiamo a Rio De Janeiro, Nairobi, Calcutta ma le «città della gioia», per citare il grande Dominique Lapierre, ormai le abbiamo a poche decine di metri dalle nostre abitazioni.
Dopo i casi di accampamenti fatiscenti, in cui uomini e donne di etnia rom vivevano in condizioni davvero miserabili dentro l'area dell'ex Sloi e delle vecchie caserme militari a Trento su, ora una nuova baraccopoli è sorta a Trento nord.
È situata lungo via Maccani, poco a nord dell'incrocio con via Lavisotto, ben mimetizzata tra la folta vegetazione di quell'angolo di città dimenticato da tutti in attesa di una bonfica annunciata da anni ma ancora lontana dall'essere realizzata. Lì dentro, al riparo di baracche realizzate con assi e lamiere di recupero vive un gruppetto di cittadini di origine romene. Situazione che nei giorni scorsi alcuni cittadini della zona hanno portato all'attenzione e che il consigliere comunale Claudio Cia ha ripreso in un video - denuncia a corredo di un'interrogazione da presentare in Consiglio comunale.