Il sogno di Passamani, la staffetta con Mellarini

Gianpaolo Passamani non ha nascosto nei giorni scorsi di essere pronto per una chiamata in giunta dal neopresidente Ugo Rossi, nonostante davanti a lui ci siano due pezzi da novanta del partito, nonché assessori uscenti, come  Tiziano Mellarini e Mauro Gilmozzi. E proprio mentre negli ultimi giorni sembrava essere data ormai per scontata la riconferma di Mellarini e Gilmozzi, con la rinuncia di Rossi a lasciare a casa uno dei due per dare un segnale di parziale rinnovamento anche nella squadra dell'Upt, così come avvenuto per Patt e Pd, ecco che lo stesso Passamani rilancia con l'ipotesi di una «staffetta» a metà legislatura in giunta tra lui e Mellarini

di Luisa Maria Patruno

Gianpaolo Passamani, ex sindaco di Levico Terme e terzo più votato della lista dell'Upt, con 3.115 preferenze, non ha nascosto nei giorni scorsi di essere pronto per una chiamata in giunta dal neopresidente Ugo Rossi, nonostante davanti a lui ci siano due pezzi da novanta del partito, nonché assessori uscenti, come  Tiziano Mellarini e Mauro Gilmozzi.
E proprio mentre negli ultimi giorni sembrava essere data ormai per scontata la riconferma di Mellarini e Gilmozzi, con la rinuncia di Rossi a lasciare a casa uno dei due per dare un segnale di parziale rinnovamento anche nella squadra dell'Upt, così come avvenuto per Patt e Pd, ecco che lo stesso Passamani rilancia con l'ipotesi di una «staffetta» a metà legislatura in giunta tra lui e Mellarini.
L'idea è inusuale e non si capisce se è stata partorita dal presidente Rossi, al quale spetta il compito di nominare gli assessori evitando fibrillazioni, o è solo un desiderio di Passamani, che spera di poter entrare in giunta almeno per una parte della legislatura se non sarà possibile per tutta. È chiaro che se a cominciare toccasse a Mellarini dovrebbe essere lui a dimettersi o, se anche non fosse d'accordo, potrebbe essere Rossi a revocargli le deleghe.
In realtà, l'assessore uscente al turismo e agricoltura di questa soluzione non vuole neppure sentire parlare e la liquida dicendo: «Da uomo di sport, la staffetta la faccio ai 400 metri piani». Come dire: la fa solo dopo aver portato a termine un intero giro di pista.
Ufficialmente l'Upt non ha espresso preferenze sui nomi anche se ha invitato Rossi a tenere conto delle «indicazioni dell'elettorato» e dunque dei voti ricevuti dai singoli eletti.
Ma è chiaro che dietro alla scelta tra Mellarini e Passamani c'è anche una rilevanza politica, visto che l'ex sindaco di Levico è considerato un dellaiano ed è il volto nuovo pronto a rappresentare il rilancio dell'Upt, mentre l'assessore vallagarino si è trovato specie nell'ultimo anno in disaccordo in più occasioni con le posizioni politiche del leader, Lorenzo Dellai, ed è rimasto deluso quando come candidato per il Senato nel collegio della Vallagarina a lui fu preferito Vittorio Fravezzi.
Se allora l'Upt avesse candidato Mellarini, ora in giunta si sarebbero aperti spazi per altri, ma è anche vero che nel gennaio scorso già si erano dimessi dalla giunta il presidente Dellai e l'assessore autonomista Panizza per candidarsi alle politiche. Certo è che la riconferma dei due uscenti al terzo mandato che con deleghe in parte ridimensionate non dà l'idea di una Upt che guarda al futuro nonostante abbia saputo tenere sul piano elettorale con un risultato migliore rispetto alle aspettative della vigilia.

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