Gli atletici galileiani, in 900 al campo Coni

È scientifico: lo sport fa bene a corpo e mente. Ieri mattina si è svolta la diciannovesima edizione della Giornata dell'Atletica. L'entusiasmo e la partecipazione con cui si sono impegnati i 900 studenti iscritti al Liceo scientifico Galilei ne sono la prova. A darsi appuntamento presso il campo Coni della città sono stati tutti (ma davvero tutti) gli studenti iscritti al Galilei, cui si sono aggiunti anche parecchi ex allievi oggi all'università

È scientifico: lo sport fa bene a corpo e mente. Ieri mattina si è svolta la diciannovesima edizione della Giornata dell'Atletica. L'entusiasmo e la partecipazione con cui si sono impegnati i 900 studenti iscritti al Liceo scientifico Galilei ne sono la prova. A darsi appuntamento presso il campo Coni della città sono stati tutti (ma davvero tutti) gli studenti iscritti al Galilei, cui si sono aggiunti anche parecchi ex allievi oggi all'università. Questi, in sinergia con gli studenti esonerati dall'attività di educazione fisica, si sono spesi come collaboratori dei giudici sulle pedane di lancio o sulla linea del traguardo delle gare in velocità.

 

IL VIDEO

 

 


Scarpette, pantaloncini corti e magliette: ecco gli strumenti necessari a trascorrere una mattinata dal sapore estivo all'insegna dello sport. Certamente tanto colore: non a caso la giornata si è aperta con il momento solenne (e pure divertente) della sfilata lungo l'anello dei 400 metri piani, cui hanno partecipato i diversi rappresentanti di classe ed il dirigente del Liceo scientifico Galilei Flavio Dalvit, anche lui rigorosamente in abbigliamento sportivo. Colore, dicevamo, come quello utilizzato da alcuni ragazzi per rendere vivaci i lineamenti del viso o gli avambracci. Già in questo contesto è emersa l'indole aggregativa e corale spontanea dei giovani, che hanno vissuto la giornata superando le barriere fisiche (e spesso di reciproca interazione) che i muri delle aule offrono. Non sono mancati nutriti gruppi di ragazzi e ragazze che in attesa del proprio turno di gara si sono stesi sull'erba verde per chiacchierare e prendere il sole, osservare i compagni impegnati in gare e fare loro tanto tifo. Soprattutto a scuola, quindi, lo sport non è solo eccellenza. Anzi. È proprio il preside Dalvit a confermare la valenza educativa della giornata: «Educazione alla salute ed alla socializzazione - sottolinea - In ambito scolastico lo sport diviene un ottimo strumento di coinvolgimento generale, che va ad esaltare l'importanza della partecipazione piuttosto che della vittoria».
E così è accaduto. Poco importa se il «salto in lungo» non è così lungo o se nel «salto in alto» l'asticella cade tre volte su tre. Durante lo svolgimento di ciascuna gara ogni studente è protagonista di fronte a tutti gli altri compagni: anche questa è una prova formativa per il carattere di ciascuno, che mette i ragazzi nelle condizioni di confrontarsi con se stessi e con gli altri. Accanto agli aspetti più ludici ed aggregativi, nella giornata dedicata allo sport non si poteva scordare l'accezione prettamente agonistica: al termine di ogni gara i migliori hanno ricevuto una medaglia, anche se una particolare premiazione ha tenuto conto della «collaborazione» tra compagni andando a rendere merito alle classi i cui componenti si sono suddivisi su tutte le discipline proposte.
Non è mancato il «campione»: a vestire i panni di padrino dell'edizione 2014 è stato Matteo De Vettori (Gruppo sportivo Fiamme Gialle), componente della nazionale italiana di Sci alpino e medaglia d'oro nella supercombinata ai Mondiali juniores di Jasnà 2014.
«Tra le finalità educative vi è il far comprendere ai giovani l'importanza di praticare sport regolarmente, anche a livello non agonistico - ribadisce Dalvit - Una corsa leggera o una passeggiata a ritmo sostenuto li aiuteranno anche da adulti a sfogare le tensioni della giornata ed a mantenere i muscoli tonici con notevoli vantaggi per la loro salute».

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