Vigili rischiano l'incidente e multano una loro auto
Immaginatevi la scena: due vigili urbani in pattuglia a piedi per le vie di Trento, mentre attraversano la strada sulle strisce pedonali, vengono quasi travolti da un'auto che sfreccia a velocità sostenuta. La loro auto. O meglio, una delle automobili in dotazione alla polizia locale di Trento. I due agenti hanno fatto rapporto e rifilato una multa: 162 euro con la decurtazione di 8 punti dalla patente
Immaginatevi la scena: due vigili urbani in pattuglia a piedi per le vie di Trento, mentre attraversano la strada sulle strisce pedonali, vengono quasi travolti da un'auto che sfreccia a velocità sostenuta. Per loro fortuna hanno la prontezza di evitarla ma, quando si girano per capire chi e cosa stava per travolgerli, la grande sorpresa: quella che gli era passata a pochi centimetri dal naso era la loro auto. O meglio, una delle automobili in dotazione alla polizia locale di Trento. Con tanto di scritte e sirena sul tetto.
Verificato che in quel momento - siamo a metà febbraio - non c'era nessuna emergenza in corso che giustificasse il passaggio per via Torre Verde di un'auto della polizia locale a tutta velocità, i due agenti se ne sono tornati in Comando per fare rapporto e per stendere il verbale di contravvenzione. Per un'infrazione di tale gravità si tratta di 162 euro con la decurtazione di 8 punti dalla patente.
Solo che - mossi dalla curiosità ma soprattutto ligi al dovere - si sono dati da fare per scoprire quale dei loro colleghi andasse tanto di fretta da superare i limiti di velocità e commettere una così grave infrazione al codice della strada. È bastato andare a controllare il registro in cui vengono assegnate le auto per capire che in quel momento l'auto non era nelle disponibilità di uno dei 140 colleghi del Comando, bensì di un «normale» dipendente comunale. Proprio così, un addetto appartenente ad un altro servizio del Comune che se ne andava indisturbato in giro con la macchina della polizia locale. E chissà che, in un eccesso di zelo e per sbrigare più velocemente i suoi compiti, non abbia acceso anche la sirena per evitare ingorghi e non doversi fermare ai semafori.
Il fatto di per sè, per quanto insolito e curioso, sarebbe probabilmente rimasto confinato tra i muri del comando se non fosse arrivato all'orecchio del consigliere comunale d'opposizione Claudio Cia. Il quale, da sempre molto attento alle questioni amministrative, ha deciso di presentare sul tema un'interrogazione.
«Ciò che conferisce all'avvenimento un taglio comico e nel contempo preoccupante - scrive Cia - è l'aver scoperto, da parte degli agenti, che alla guida del veicolo non ci fosse un loro collega ma un dipendente del Comune con compiti amministrativi, privo dei requisiti richiesti per condurre un mezzo d'ordinanza: essere agente e indossare la divisa, avere la specifica "patente di servizio", guidare il mezzo su mandato inerente al ruolo di agente. Da quanto mi risulta, l'improvvisato "agente" non ha mancato di protestare per l'effetto della sua avventura. Da rilevare invece la correttezza degli agenti che, nonostante si trattasse di un'auto della polizia locale guidata da uno ritenuto "collega" non hanno esitato ad intervenire con fermezza».
Nell'interrogazione Cia chiede al sindaco di riferire della vicenda in aula.