Autista dell'autobus riempito di sputi
Nuovo allarmante caso di aggressioni ai danni di autisti personale di Trentino Trasporti: dopo il grave episodio di Isera, dove qualche giorno fa un conducente è stato preso a pugni mentre si trovava al capolinea nei pressi del suo mezzo, questa volta un altro deprecabile episodio di violenza e prevaricazioni ai danni di un autista si è verificato nel capoluogo. Tutto è accaduto a bordo di una corsa della linea urbana numero 10, poco dopo le 19.30 di martedì, come racconta lo stesso conducente
Nuovo allarmante caso di aggressioni ai danni di autisti personale di Trentino Trasporti: dopo il grave episodio di Isera, dove qualche giorno fa un conducente è stato preso a pugni mentre si trovava al capolinea nei pressi del suo mezzo, questa volta un altro deprecabile episodio di violenza e prevaricazioni ai danni di un autista si è verificato nel capoluogo.
Tutto è accaduto a bordo di una corsa della linea urbana numero 10, poco dopo le 19.30 di martedì, come racconta lo stesso conducente.
«Stavo per partire, in piazza Dante, quando a bordo è salito un ragazzo: vedendolo entrare nell'autobus, dalla porta anteriore, mi era subito sembrato piuttosto strano, allarmato e confuso. Poi non ci ho più fatto caso, anche perché ho notato che aveva preso posto sul seggiolino proprio dietro la postazione di guida e sono partito».
Fatte poche decine di metri, tuttavia, il conducente ha sentito una ragazza - anche lei a bordo del mezzo, assieme ad altre tre persone - iniziare ad allarmarsi: «All'altezza di piazza Santa Maria Maggiore la ragazza si è avvicinata alla mia postazione avvertendomi che quel ragazzo stava sanguinando. Ovviamente non potevo fermarmi dato che stavo guidando, ma alla fermata successiva, in via Travai, ho contattato i miei responsabili come da protocollo, avvertendolo che a fine corsa il mezzo avrebbe dovuto essere ripulito ed igenizzato a dovere».
Ma qui la situazione è degenerata improvvisamente: «Il ragazzo ha capito che stavo parlando di lui e probabilmente ha immaginato che stessi chiamando le forze dell'ordine, anziché i miei superiori. È sceso in tutta fretta dal suo seggiolino e mi si è fatto improvvisamente contro, iniziando a urlarmi ogni tipo di offesa e chiedendomi perché avessi chiamato la polizia o i carabinieri. Poi ha tentato di allungare le mani verso di me e dato che io sono riuscito a spostarmi, ha iniziato a sputarmi contro».
A quel punto, intimorito e scorato, il conducente non ha più saputo che fare. Dopo che il ragazzo si è allontanato ha portato a termine la corsa, precipitandosi poi al pronto soccorso per sottoporsi ad analisi ed accertamenti. Proprio qui ha ritrovato il giovane, identificato poi come un trentino residente in valle dei Laghi, che si era fatto accompagnare al S. Chiara per farsi medicare alla mano, ed ha riferito il tutto ai sanitari.
«È un episodio grave - commenta Andrea Moscon, rappresentante Cisl dei dipendenti di Trentino Trasporti - e purtroppo non isolato. Quotidianamente gli autisti vengono presi di mira, verbalmente quando non fisicamente. È ora che l'amministrazione e i vertici delle forze dell'ordine capiscano che i problemi di sicurezza riguardano non solo alcuni punti della città, ma anche gli autobus, e trovino soluzioni efficaci. Non possiamo sempre andare al lavoro chiedendoci ogni giorno quali saranno le minacce ed i pericoli quotidiani».