Massacrato di botte, agguato in piazza Venezia

Notte di agguati e vendette a sfondo politico a Trento tra martedì e mercoledì. A mezzanotte un ragazzo di 22 anni di Folgaria, conosciuto come simpatizzante di estrema destra, è stato aggredito e picchiato da un gruppo di persone con il volto travisato nei giardini di piazza Venezia. Qualche ora più tardi un noto esponente del gruppo anarchico di Rovereto si è presentato in ospedale con una profonda ferita da taglio all'addome. Su entrambi gli episodi indaga la Polizia, al lavoro per monitorare gli ormai frequenti episodi di violenza tra i due gruppi

poliziaNotte di agguati e vendette a sfondo politico quella di martedì in città. Qualche ora prima di mezzanotte un ragazzo di 22 anni residente nella zona di Folgaria e conosciuto nell'ambiente dei simpatizzanti di estrema destra è stato aggredito e picchiato da un gruppo di persone con il volto coperto nei giardini di piazza Venezia. Qualche ora più tardi un noto esponente del gruppo anarchico di Rovereto si è presentato in ospedale con una profonda ferita da taglio all'addome. È stato necessario un intervento per suturare la ferita ma ai medici il giovane avrebbe detto di essersi procurato da solo il taglio. Su entrambi gli episodi, che non si esclude possano essere collegati, indaga la Digos della Polizia che da tempo sta monitorando gli ormai frequenti episodi di violenza tra i due gruppi.


rissa violenza pestaggioErano circa le 22.40 quando è arrivata una chiamata alla Polizia che avvertiva di un litigio in corso nei giardini di piazza Venezia. Quando le volanti sono giunte sul posto hanno trovato un giovane sanguinante con lesioni alla testa, alla schiena e in varie parti del corpo. Agli agenti ha racconto che era stato invitato ad una festa di laurea che si teneva proprio nei vicini locali del Circolo Tennis. Dopo un po' sarebbe uscito per prendere una boccata d'aria e qui sarebbe scattato l'agguato. Evidentemente alla festa qualcuno lo ha notato e ha chiamato gli «amici» per dare una lezione. In pochi minuti il ventiduenne è stato pestato a sangue e poi abbandonato nel buio del parco.

 

Soccorso dall'ambulanza, il ragazzo è stato trasportato al Santa Chiara dove è stato stato ricoverato nel reparto di osservazione breve. La prognosi per lui è di 30 giorni. Il suo nome non è nuovo alle forze dell'ordine. Il ragazzo era stato denunciato in quanto ritenuto l'autista di una delle macchine che la sera del 13 ottobre affiancarono alcuni giovani sul ponte di San Lorenzo. Dalle vetture scesero alcuni giovani appartenenti a movimenti di estrema destra che picchiarono in modo brutale i ragazzi che stavano camminando lungo la strada.


Sempre ieri, appena qualche ora più tardi, come detto, un esponente del gruppo anarchico di Rovereto si è presentato al pronto soccorso del centro della Vallagarina con una ferita da taglio decisamente profonda all'addome. Per lui è stato necessario un intervento chirurgico. Il ragazzo ha raccontato di essersela procurata da solo ma è evidente che la sua versione non convince del tutto le forze dell'ordine che propendono per un collegamento tra i due episodi, un botta e risposta oppure un ferimento frutto del medesimo episodio. Ora, medicati i feriti, sarà il turno degli interrogatori per cercare di capire la reale versioni dei fatti.


Proprio per cercare di dialogare sull'esplosione di violenza e il clima di intolleranza questa sera alle 20.30 il Centro Sociale Bruno ha organizzato un'assemblea pubblica in vista di un corteo cittadino che si terrà nelle prossime settimane. «A subire le conseguenze degli attacchi squadristi non sono stati solamente gli antifascisti - si legge nel documento del Centro Sociale Bruno - ma anche studenti, artisti e migranti. Chiunque esca dal loro schema mentale ristretto è un possibile bersaglio, un obiettivo da intimidire e mettere in riga con le bastonate. Gli ultimi episodi, in ordine di tempo, hanno visto coinvolti otto ragazzi e ragazze, assaliti dopo il Ponte di San Lorenzo perché provenivano da Piedicastello, e delle prostitute colpite da proiettili di gomma, guarda caso proprio pochi giorni dopo un gazebo contro la prostituzione di Fratelli d'Italia. Ma non possiamo e non vogliamo dimenticare l'accoltellamento ad Arco di Andrea che solo per pura fortuna non ha avuto conseguenze mortali, o le bottiglie molotov lanciate, anche qui per fare male, contro il campo Sinti di Piedicastello nei giorni in cui, in consiglio comunale, Lega e FdI si opponevano al finanziamento dei progetti sociali a favore della minoranza etnica».

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