Vigo Meano, distrutto un vitigno di Müller-Thurgau
Un migliaio di viti tranciate alla base, una stagione agricola completamente distrutta e circa ventimila euro di danni. In un'incursione avvenuta nella notte di Ferragosto, un ignoto, probabilmente conoscitore della zona, ha manomesso gravemente un vitigno sopra l'abitato di Vigo Meano, lungo la strada che dall'abitato conduce al cimitero.
Il fatto è avvenuto in una zona tristemente nota dalle persone del posto per gli atti di vandalismo mirato verificatisi a più riprese negli ultimi anni, apparentemente senza alcuna motivazione.
Il danneggiamento è avvenuto in un appezzamento di terreno coltivato a vitigno affacciato su via dei Santi Pietro e Paolo, in una località di aperta campagna a poche centinaia di metri dal centro storico di Cortesano. Le piante di Müller-Thurgau, coltivate dal consigliere circoscrizionale Daniele Bortolotti, sono state tagliate con un attrezzo apposito - una roncola o un tronchese da potatura - da qualcuno che sapeva il fatto suo. Dopo il raid, infatti, non è stato possibile salvare nessuna delle viti colpite dal vandalo, mentre l'uva, ancora acerba, non è potuta arrivare a maturazione ed essere quindi salvata per la vendemmia alle porte.
La circoscrizione di Meano non è nuova per episodi simili, e pare che quella della cosiddetta «roncola selvaggia» (l'odiosa prassi di saldare da sé presunti torti danneggiando il frutto dell'altrui lavoro, oppure dando sfogo ad ataviche antipatie di paese) sia una pratica ricorrente. Lo scorso anno, una strage di viti è avvenuta «a macchia di leopardo» a Meano, mentre, sempre su via dei Santi Pietro e Paolo, a Vigo Meano, sono stati registrati numerosi episodi di vandalismo simile.
Tre anni fa, ancora una volta verso la metà di agosto, il vitigno coltivato dallo stesso Bortolotti era stato preso di mira assieme a quelli di altri agricoltori. Inoltre, stando a quanto riferitoci, quasi tutte le coltivazione della zona hanno subito, nell'arco degli ultimi dieci anni, almeno un danneggiamento mirato da parte di ignoti.
«Quello del taglio delle viti - ha detto amareggiato il presidente della circoscrizione Stefano Risatti - è un fenomeno che non riusciamo proprio a spiegarci. È evidente che non si tratta di un vandalismo casuale, ma di una pratica volta ad arrecare un danno economico e lavorativo ad una specifica persona. Chi ha subito il gesto difficilmente riesce ad attribuirne la paternità».
Sull'episodio dello scorso Ferragosto, il cui danno economico si è rivelato davvero ingente, indagano i carabinieri.