Allarme nella notte a Trento sud I ladri sfondano un vetro di casa
Notte di paura, quella tra sabato e domenica, per un'ottantenne di Trento ed alcuni suoi vicini di casa, che hanno dovuto vedersela con un gruppo di malviventi che, dopo essere riusciti a scavalcare il muro di cinta del complesso in cui viviono, a Trento sud, hanno tentato di entrare in uno degli appartamenti - quello proprio della signora - rompendo il vetro di una delle finestre della cucina.
Tutto è avvenuto poco dopo le 2 del mattino di ieri, quando uno degli inquilini dello stabile della fondazione Crosina Sartori Cloch che si trova al termine di una delle diramazioni laterali di via Fersina, nei pressi della rotatoria tra via Degasperi e via di Madonna Bianca, è stato insospettito da una serie di strani rumori, tra cui un ben definito rumore di vetri mandati in frantumi.
L'uomo, Giorgio Mancosu, che deve tra l'altro muoversi sulla sedia a rotelle, è cosi uscito sul balcone del proprio alloggio al primo piano, da cui domina il cortile su cui - di fronte - si trova affacciato anche l'appartamento dell'anziana.
«Mi sono trovato davanti, a pochi metri, uno sconosciuto a cavalcioni sul muro e ho visto altre due sagome armeggiare attorno alla finestra della cucina della mia vicina. Appena mi hanno visto sono fuggiti tutti e tre ed io ho subito chiamato le forze dell'ordine».
Fortunatamente al momento dell'intervento di Mancosu, i tre dovevano ancora riuscire ad entrare nella casa dell'anziana, che si è accorta del rischio corso solo verso le 3, quando - ha spiegato - «mi sono alzata per prendere un medicinale. In cucina ho subito notato segni strani sul vetro, poi ho capito che si trattava delle crepe e dei contorni del buco fatto dai ladri. E pochi attimi dopo la polizia ha suonato al mio campanello».
I tre responsabili della tentata intrusione sono stati individuati poco dopo dagli agenti in viale Verona e condotti in questura per essere identificati e denunciati.
Al di là dello scampato pericolo, resta il problema della sicurezza per un complesso, come quello tra via Fersina e via di Madonna Bianca, i cui residenti avevano già da tempo segnalato problemi, anche tramite il consigliere comunale della Lega Vittorio Bridi: «Il complesso è protetto da un muro che, su via di Madonna Bianca, è un vero e proprio invito a nozze per i malviventi. Basta arrampicarvisi per trovarsi sul tetto di uno dei locali interni e da lì ci si può poi muovere liberamente, proprio come accaduto in questa circostanza. Non solo: lungo la parete esterna del muro sono state sistemate cabine delle linee elettriche e telefoniche che fungono da comodissimi "scalini" per issarsi in cima al muro. Tutto questo in un complesso che è abitato in buona parte da anziani e disabili molti dei quali vivono soli. È davvero il caso di fare qualche cosa al più presto».