Novità in centro: Libercafè e Orso Grigio di nuovo in pista
Ha riaperto nei giorni scorsi, al termine di lavori di ristrutturazione che hanno completamente modificato gli interni, il Ristorante Orso Grigio di via degli Orti. Lo storico locale cittadino era stato chiuso alla fine dell’anno scorso dalla famiglia Decarli, che lo aveva gestito per molti anni legando il proprio nome e la propria impronta all’offerta culinaria.
Il nuovo Orso Grigio porta innanzitutto la grossa novità di affiancare alla ristorazione tipica anche la pizzeria. La pizza fa parte della tradizione della famiglia Santoni, che ha preso in mano la gestione. Una famiglia che sta imponendo il proprio marchio di fabbrica anche in città dopo essere partita da Ponte Arche con il Don Pedro. Sbarcati nel capoluogo nel 2008 con l’acquisizione del Doc di via Milano, Ferruccio Santoni e consorte hanno poi ampliato gli orizzonti prendendo in mano l’Antico Pozzo di vicolo Sat e ora hanno fatto tris con l’Orso Grigio, affidato alle cure del figlio Adam (mentre l’altro figlio Nicolò continuerà a curare il Doc). Dal punto di vista strutturale la grande sala centrale è stata rivista per creare spazi più riservati e una piccola sala è stata ricavata anche dove prima c’era il magazzino. Il ristorante sarà aperto tutti i giorni della settimana, a pranzo e a cena.
Altra riapertura, dopo diversi mesi, è quella del Libercafè di piazza Dante, il locale che si trova al piano terra della palazzina Liberty che ospita la biblioteca giovanile. Riaffidata con gara dal Comune, proprietario dell’immobile, la gestione è andata a “La Gnoccata”, la società di Enrico Spagna che già ha in mano da diversi anni il ristorante all’Orrido di Ponte Alto. Spagna si è aggiudicato la gestione per tre anni, rinnovabili per altri tre, con un rialzo dell’87% sulla base di gara per un canone annuo di 14.960 euro. Il preposto alla gestione del Libercafè sarà Alessandro Cocca, già noto per aver gestito diversi locali in passato tra cui il Soultrain. Nei primi giorni il bar ha aperto solo nel pomeriggio ma da domani, o al massimoda giovedì, aprirà i battenti alle 7 del mattino con un’offerta di colazioni. A ora di pranzo pasti per gli uffici e le aziende dei dintorni, con possibilità di usare i buoni; nel pomeriggio merende per i ragazzi che frequentano la biblioteca e poi verso sera via agli aperitivi, fino alle 22.
Si stanno invece allungando più del previsto i tempi di chiusura della Roccaforte Trentina, il ristorante aperto qualche anno fa all’interno della Torre del Masaniello, all’angolo tra via Santissima Trinità e piazza Garzetti. Solo nei giorni scorsi la Soprintendenza per i beni culturali ha dato il via libera all’intervento di restauro di una trave il cui parziale cedimento aveva imposto la chiusura proprio alla vigilia delle vacanze di Natale. La Soprintendenza aveva effettuato un sopralluogo il 24 gennaio riscontrando la frattura della trave in legno posta a sostegno del secondo piano con il relativo abbassamento del solaio e la frattura, seppur poco percepibile, della mensola lapidea sulla quale scarica la trave. L’intervento di ripristino dovrà riproporre le finiture adottate per i manufatti in carpenteria metallica nei restauri eseguiti a metà degli anni Settanta.