Gazzadina, spari nel buio a pochi passi dalle case
Spari nel buio della sera, a pochi passi dalle case. A Gazzadina, sabato, il rumore dei colpi ha spaventato parecchi residenti, alcuni dei quali avevano addirittura pensato a qualche grave episodio in atto in paese, tanto da contattare le forze dell’ordine.
In realtà, si è scoperto poi, si trattava di cacciatori in azione nella zona del colle di San Martino, l’altura che sovrasta la parte bassa del sobborgo e la provinciale 76.
Ad un orario nel quale, tuttavia, le “doppiette” non potrebbero più aggirarsi per boschi e tantomeno esplodere colpi: l’ora di tolleranza dopo il tramonto era infatti passata da un pezzo.
L’episodio ha così portato la consigliera provinciale di Futura Lucia Coppola a interessare della questione la Federcaccia trentina e gli uomini del Corpo forestale provinciale, oltre agli agenti del corpo della polizia locale del capoluogo.
«Vivo in paese e sono stata testimone in prima persona dell’accaduto», ha spiegato Coppola: «Ritengo tutto questo molto grave, anche perché non è la prima volta che succedono cose del genere. Già la settimana precedente qualche cacciatore era rimasto nei boschi più vicini alle case fino a tardi, sparando quando - nonostante fosse ancora in vigore l’ora legale - era già buio quasi del tutto».
Coppola sottolinea quanto la condotta di chi ha sparato possa essere pericolosa: «Lo sarebbe anche in zone lontano dagli abitati, vista la scarsa visibilità. E lo è ancor di più in aree, come quella del colle di San Martino, che è davvero a ridosso delle abitazioni. So di altri residenti che sabato sera uditi gli spari, ripetutisi per qualche minuto, si sono letteralmente chiusi in casa non capendo che cosa stesse succedendo».
Per questo la consigliera di Futura, attraverso le sue segnalazioni, auspica che i responsabili non si dedichino in futuro all’attività venatoria fuori dagli orari previsti e, se questo non avvenisse, possano venir messi in atto «controlli in zona che facciano desistere i cacciatori dal permanere nei boschi in orari non solo vietati ma prima ancora inopportuni. Il rischio che proiettili vaganti, vista la vicinanza alle case e agli esercizi pubblici, ma anche alla strada, possano colpire pedoni o veicoli è alto. Non sarebbe davvero accettabile dover fare i conti con spiacevoli incidenti».
Fino alla scorsa settimana, con l’ora legale in vigore, l’orario limite per esercitare la caccia era fissato alle 18.11 (18.38 dall’1 al 15 ottobre), quindi anche contando l’ora oltre il tramonto - nella quale l’attività è ugualmente permessa - le 20.30 erano comunque un orario nel quale sparare non è più consentito. A partire da domenica, con l’introduzione dell’ora solare, l’orario è sceso alle 16.47 (fino a metà novembre, poi a calare fino alle 16.22 di metà dicembre) ed è dunque consentito dedicarsi all’attività venatoria fino alle 17.47.