Multati 20 clienti delle prostitute che sono stati "beccati" in strada
L’incubo multe ha, almeno in parte, frenato gli approcci “amorosi” dei trentini nei confronti delle lucciole che ammiccano in strada. Ma i recidivi del sesso a pagamento non demordono.
Nel corso del 2019 sono state 20 le violazioni contestate dagli agenti della polizia locale di Trento ad altrettanti clienti, sorpresi mentre approcciavano le prostitute sulla pubblica via. E il conto per chi davvero non riesce a tenere a bada i bollenti spiriti è salato: una multa da 170 euro.
La sanzione è prevista da una specifica norma del regolamento comunale, entrata in vigore il 27 marzo 2019. «In tutto il territorio comunale - recita l’articolo 86 quinquies - è vietato a chiunque contrattare ovvero concordare prestazioni sessuali a pagamento, oppure intrattenersi, anche dichiaratamente solo per chiedere informazioni, con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o che per l’atteggiamento, ovvero per l’abbigliamento, ovvero per le modalità comportamentali manifestano comunque l’intenzione di esercitare l’attività consistente in prestazioni sessuali».
Una misura che - sull’esempio di altre grandi città - venne approvata all’unanimità dall’aula, su proposta del consigliere della Civica Trentina, Andrea Merler, con l’obiettivo di contenere eventuali situazioni di degrado legate all’esercizio del mestiere più antico del mondo. Inutile dire che il problema della prostituzione - e quello, spesso connesso, del drammatico sfruttamento delle ragazze - non si risolve sanzionando clienti in strada. Le ragazze potrebbero essersi limitate a cambiare zone oppure avere spostato l’attività in appartamento, magari dopo avere agganciato i clienti in internet.
La maggior parte delle sanzioni sono state elevate nella zona di Trento nord (in particolare via Brennero), ma un paio di trasgressori sono stati pizzicati dagli agenti anche in centro. Nei tre mesi successi all’entrata in vigore della norma (da giugno a agosto 2018), le sanzioni furono 17. Nel 2019, come detto, sono state 20: segno che l’effetto di deterrente c’è stato.
Nel corso dell’anno la polizia locale ha condotto controlli mirati, dunque con agenti in borghese, ma naturalmente i clienti meno avveduti possono venire sorpresi anche durante i normali servizi di pattugliamento cittadino. E una volta pizzicati, riuscire a cavarsela, non è facile. Che il cittadino si avvicini alla prostituta a piedi oppure a bordo di un veicolo - e nella maggior parte dei casi chi cerca una ragazza lo fa dall’auto, abbassando il finestrino per parlare - non fa differenza: il clienti è soggetto a una sanzione amministrativa da 80 a 534 euro. Certo, c’è sempre la strada del ricorso al dirigente del corpo, se una persona ritiene la multa illegittima. Ma, vista la delicatezza del tema, di solito chi viene sorpreso cerca di pagare subito e archiviare quanto prima la vicenda senza troppo “rumore”.