Virus: addio padre Bernardo I cappuccini di Trento perdono un altro confratello
Una roccia, che alla fine si è sgretolata. Un altro frate cappuccino, padre Bernardo Maines, 89 anni, è rimasto vittima del Covid-19. Ed il convento dei frati di Trento, in appena un giorno, ha dovuto dire addio a due confratelli: sabato, in mattinata, il dolore per la perdita di padre Gianpietro Vignandel, 46 anni, colonna della mensa della provvidenza, morto in ospedale; in serata un’altra ferita, che aggiunge sofferenza a sofferenza.
Padre Bernardo era «una roccia», come l’ha definito il padre guardiano, fra Massimo Lorandini: nato a Termon di Campodenno, in valle di Non, il 5 settembre 1930, venne consacrato cappuccino nel 1955. Un anno dopo partì per la missione in Mozambico, dedicando tutto se stesso in terra d’Africa, dove rimase fino al 2008. Ben 52 gli anni trascorsi in missione, a servizio degli ultimi. Dodici anni fa rientrò in Trentino, stabilendosi nel convento di Trento dove tuttavia il forte legame con l’Africa non si è mai spento, proseguendo la sua opera missionaria come parte attiva del Centro missionario cappuccino della città (l’altra sede del Triveneto è a Padova) e rimanendo sempre informato sulle notizie del Mozambico, traducendo anche i bollettini locali. Anche padre Bernardo, come tutti i frati del convento di Trento, è stato colpito dal coronavirus: la virulenza del Covid-19 però si è portata via due confratelli in un giorno, assottigliando dunque ancor di più la presenza cappuccina a Trento, scesa di colpo da 10 a 8.
Vista l’età, padre Bernardo era seguito in convento: i primi sintomi di malattia li ha accusati poco più di una settimana fa. Poi il peggioramento, con la cura dei suoi confratelli ed anche dei medici, che l’hanno visitato l’ultima volta un’ora prima della morte. Un «calvario», usando sempre le parole di padre Massimo Lorandini, che è costato caro alla fraternità cappuccina trentina; un calvario che ora, si spera, riservi un decorso meno drammatico ai frati rimasti. «Beati quelli che portano pace, perché saranno chiamati figli di Dio»: questo il versetto del Vangelo di Matteo che accompagna il necrologio di padre Bernardo, che lascia una sorella, religiosa, e numerosi nipoti. Un «figlio di Dio», una «roccia», che nonostante l’età e la buona salute, ha dovuto drammaticamente fare i conti con il Covid-19, perdendo la battaglia. Padre Bernardo sarà sepolto nel cimitero dei cappuccini di Rovereto: domani, per i soli familiari, gli verrà porto l’ultimo saluto terreno.