La Sat di Trento si ferma chiusura della sede e niente gite sociali
La sezione di Trento della Sat, la più numerosa per soci, getta la spugna: impossibile tenere aperta la sede, e tantomeno proporre le gite sociali.
Così ieri il Consiglio direttivo ha ritenuto opportuno non procedere - in questa fase - alla riapertura della sede. Scrive il presidente Tomasi in una lettera ai soci: «Varie sono le ragioni che ci hanno consigliato di mantenere una condotta prudenziale: la stringente necessità di provvedere alla predisposizione – e alla conseguente vigilanza sulla stretta osservanza - di rigide misure igienico-sanitarie e comportamentali; la felice constatazione che il rinnovo del bollino sociale on line è ormai entrato nelle abitudini di moltissimi Soci; la possibilità di ottenere comunque informazione in caso di necessità utilizzando la casella di posta elettronica della Sezione; infine il fatto che la Sezione ha deciso di non riattivare le attività sociali ancora per qualche tempo».
Quest’ultima decisione, afferma la lettera ai soci - «deriva dalla constatazione dell’oggettiva impossibilità di effettuare attività escursionistiche sociali in maniera appagante e soddisfacente stanti i limiti – ancora assai stringenti – di distanziamento interpersonale e gli accorgimenti da mettere in atto – e da osservare in modo perentorio – per scongiurare rischi di contagio. In particolare, la complessità della gestione degli spostamenti necessari per raggiungere il luogo dell’escursione e il limite massimo attualmente consentito di dieci partecipanti (incluso l’accompagnatore) riteniamo scoraggino eventuali proposte di attività sociali, che risulterebbero assolutamente inferiori alle attese, di difficile gestione per gli organizzatori e di difficoltosa frequentazione per i Soci».
Quindi «Riteniamo che sia più opportuno pazientare ancora qualche tempo, monitorare attentamente l’evolversi della situazione e pensare ad una ripresa delle attività sociali (escursionistiche ed alpinistiche) quando si potranno verificare condizioni tali da consentire di svolgere in modo sicuro ed appagante le attività che tanto mancano ai nostri affezionati Soci.
Ovviamente tutti auspichiamo di poter almeno parzialmente riprendere la programmazione bruscamente interrotta a fine febbraio, ben sapendo che l’attività escursionistica costituisce la stessa ragione di esistere del Sodalizio, ma allo stato attuale possiamo solo invitare i nostri cari Soci a svolgere attività individuale, nei limiti delle possibilità e delle capacità dei singoli, per poter riprendere a frequentare al meglio le proposte della Sezione non appena sia possibile» scrive nella lettera il presidente Armando Tomasi.