Incidenti stradali con "fuga": allarme dei vigili a Trento per i pirati nel dopo lockdown
A seguito della progressiva riapertura della circolazione delle persone è conseguentemente ripresa anche l’attività di rilevamento incidenti da parte del Corpo di Polizia Locale Trento - Monte Bondone.
Nel confronto con l’anno 2019 è esattamente in equilibrio il numero degli incidenti rilevati nei mesi di gennaio e febbraio (116), mentre risulta evidente un netto calo nei mesi di marzo e aprile 2020 per le restrizioni alla circolazione di veicoli e persone dovute alla pandemia in corso; sono stati infatti 20 gli incidenti rilevati nell’ultimo mese di marzo e solo 11 quelli nel mese di aprile, contro i 65 di marzo 2019 e i 52 di aprile 2019.
A partire da maggio 2020, con l’allentamento delle misure restrittive, i numeri sono nuovamente aumentati (43 incidenti a maggio e 58 a giugno), pur rimanendo comunque nettamente al di sotto dei valori fatti registrare l’anno scorso (74 incidenti in entrambi i mesi).
Un fenomeno che si è riproposto puntualmente negli ultimi due mesi è quello dell’allontanamento dal luogo dell’incidente di uno dei coinvolti, senza fornire i propri dati identificativi alla controparte o attendere l’arrivo di una forza di polizia.
Va ricordato che il Codice della Strada impone l’obbligo a tutti i conducenti di veicoli coinvolti in incidente stradale di fornire alla controparte i dati identificativi ed assicurativi, oltre a quello di prestare soccorso a eventuali persone rimaste ferite. Le sanzioni previste sono sia di natura amministrativa che penale.
Di seguito alcuni fatti a questo proposito accaduti negli ultimi due mesi:
Nella zona nord della città un automobilista, dopo aver urtato un motociclista mancandogli la precedenza ed averne provocato la caduta, si era rapidamente allontanato senza fermarsi sul posto; il motociclista aveva riportato lievi lesioni fisiche tali da rendere necessario il trasporto in ospedale. Grazie alle testimonianze raccolte sul posto, all’immediato esame delle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza comunali e all’attività investigativa posta in essere dagli agenti, il responsabile veniva individuato e rintracciato poche ore più tardi presso la propria abitazione, dove era presente anche il veicolo coinvolto nel sinistro. Nei suoi confronti è scattata la segnalazione all’Autorità Giudiziaria per la fuga e l’omissione di soccorso.
In un’altra occasione, nella zona sud della città, un motociclista aveva richiesto l’intervento di una pattuglia in quanto, a suo dire, un automobilista ne aveva causato la caduta omettendogli la precedenza pur senza urtarlo. Secondo quanto riferito dal motociclista, il conducente coinvolto si sarebbe allontanato dopo un breve colloquio, senza fornire i propri dati. In questo caso, ancorchè in assenza di testimoni o di riprese video dell’area del sinistro, l’attività di ricerca ha potuto essere messa in campo partendo da alcuni elementi forniti dal motociclista (3 caratteri alfanumerici della targa). Gli agenti grazie ad una lunga e meticolosa attività di consultazione di archivi informatici e incrocio dei relativi dati sono riusciti ad individuare con certezza il veicolo ed il conducente coinvolti. I relativi dati sono stati messi a disposizione delle parti a fini risarcitori.
Sempre in zona sud della città, durante le ore notturne, un’autovettura, svoltando ad un’intersezione aveva urtato un motoveicolo lasciato regolarmente in sosta, facendolo cadere a terra e danneggiandolo. Il proprietario si è rivolto alla Polizia Locale chiedendo di rintracciare il responsabile, senza però fornire alcun elemento per utile al rintraccio. Gli agenti sono comunque riusciti a individuare il responsabile, visionando le immagini delle telecamere comunali e, soprattutto, con una lunga attività di ricerca presso rivenditori di veicoli e pezzi di ricambio. Anche in questo caso i dati sono stati messi a disposizione della parte a fini risarcitori.
In un parcheggio sull’asse di Via Sanseverino, un automobilista aveva lasciato in sosta il proprio veicolo in uno stallo autorizzato e, ritornato a riprenderlo poche ore dopo, lo aveva trovato danneggiato su un fianco. Interessati dei fatti, gli agenti hanno visionato le immagini di videosorveglianza del parcheggio che mostravano le fasi del danneggiamento ma non la targa del veicolo; successivamente, sempre con l’ausilio delle immagini registrate e degli archivi informatici, hanno ricostruito gli spostamenti del veicolo danneggiante e individuato il suo proprietario, il quale ha riferito di non essersi accorto del fatto.