Enorme frana sulla Vigolana: l'orsa però si è salvata ecco le foto che lo dimostrano
L’orsa della Vigolana (almeno lei) è salva. Forse il prossimo inverno non si vedranno completamente la zampe anteriori, ma l’enorme frana della settimana scorsa l’ha risparmiata.
Il popolare simbolo della stagione invernale per i trentini, ovvero una grande roccia che quando è circondata dalla neve assomiglia al profilo di un’orsa in cammino, sarà al suo posto anche nella prossima stagione delle nevi.
La prova ci viene da Cristina Oberosler, che con grande passione ha fotografato da Villazzano la frana. Il verdetto: l’orsa è salva!
Come si vede dalle fotografie di Oberosler, la sagoma c’è ancora tutta. Solo in basso, in corrispondenza delle zampe, il deposito di materiale franato potrebbe compromettere leggermente la sagoma.
Due sono stati i movimenti franosi: uno di grandi dimensioni, con un fronte di oltre 300 metri, ha fatto crollare il costone sotto la cresta del Campigolet. poco più a monte di malga Derocca, popolare rifugio e bivacco sul prato sotto la cima. Questo enorme smottamento, ben visibile ieri dalla città di Trento, ha lambito prioprio la «testa» dell’orsa. Ma come si vede dalle foto, non l’ha interessata.
Un secondo movimento franoso, più a est, ha invece eroso proprio la base del roccione dell’orsa, che quando la neve ricopre la Vigolana appare come una sagoma di orsa con le zampe e la testa ben visibili.
Un sospiro di solievo. Anche perché l’orsa della Vigolana è una figura classica, tanto che nel dialetto del capoluogo c’è un apposito proverbio: «Fin che ghé l’orsa sulla Vigolana, no sta cavarte la maja de lana», a segnalare che - finché non scompare la neve intorno al grande roccione - non è iniziata la primavera.
Foto Cristina Oberosler