Via Gocciadoro, niente ciclabile «Impraticabile il senso unico»
La pista ciclabile di via Grazioli si farà, ma non subito; quella di via Gocciadoro invece sembra destinata a rimanere sulla carta. Due degli interventi centrali del cosiddtto piano di mobilità di emergenza, messo a punto dalla vecchia giunta comunale nel maggio scorso e che avrebbe dovuto attrezzare la città in vista dei problemi di traffico e affollamento dei mezzi di trasporto pubblico alla ripresa delle scuole, non sono stati realizzati. La Federazione amici della bicicletta, con una lettera sul giornale firmata dal vice presidente Marcello Pegoretti, e il consigliere comunale del Pd Michele Brugnara ne hanno chiesto le ragioni.
«La ciclabile di via Grazioli è fondamentale - rassicura il nuovo assessore alla mobilità Paolo Zanella - ma è un lavoro che va fatto bene con spazi adeguati. Questo significa togliere 26 posti auto a lato strada e stringere il marciapiede, un lavoro impegnativo in una zona già carente di parcheggi. Abbiamo perciò deciso di ritardare l'intervento in attesa dell'apertura di un nuovo parcheggio che la Provincia realizzerà l'anno prossimo al posto dell'ex carcere, tra via Pilati, via Brigata Aqui e via Barbacovi. Tra l'altro in zona ci sono anche richieste di realizzazione di parcheggi pertinenziali che potrebbero aiutare. Nel frattempo il percorso, che in senso inverso salirà da via Molini, verrà inserito nel Biciplan, il piano complessivo di piste ciclabili che diventerà parte fopndamentale del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile in fase di definizione».
Cattive notizie invece per quanto riguarda via Gocciadoro. L'idea era quella di rendere a senso unico per le auto il tratto da viale Verona fino alla rotatoria all'incrocio con via Fogazzaro, facendo così spazio ad una ciclabile. Una ipotesi, indicata in linea di massima dagli estensri del Pums, che però non ha retto alle verifiche dei tecnici che hanno fatto presente come il senso unico provocherebbe code e ingorghi in immissione su viale Verona con probabile interessamento dell'incrocio con via Marsala; inoltre anche il traffico in uscita dalla Bolghera, costretto su via Fogazzaro, provocherebbe probabili lunghe code al semaforo.
A questi problemi si aggiunge il fatto che quel tratto di via Gocciadoro è abitualmente utilizzato dalle ambulanze di Trentino Emergenza dirette verso la città e che col senso unico contrario sarebbero costrette ad allungare il percorso.
Del piano di emergenza restano perciò le cose fatte, come gli spazi che i ciclisti hanno rosicchiato alle auto in via Pasubio, viale Rovereto e in via Aconcio dove i lavori stanno per terminare. A breve saranno attivate anche le zone col limite di velocità a 30 all'ora in piazza Vicenza e nella zona universitaria di via Zanella, via Inama e via Tomaso Gar.
Zanella ci tiene però a ribadire, al di là di questi intoppi, come i progetti di mobilità leggera rimangano «fondamentali» per l'amministrazione comunale, che ha appena rinnovato la sua iscrizione ai "comuni ciclabili" e che punta molto su un biciplan che sia in grado di incentivare veramente l'uso della bicicletta al posto della macchina. «L'obiettivo principale - spiega l'assessore - sarà quello di separare i percorsi evitando il più possibile la promiscuità coi pedoni». Nel frattempo grazie ai 400.000 euro in arrivo dal bando ministeriale si potranno potenziare e rendere più sicuri i cicloparcheggi e verranno installate una dozzina di rastrettiere bloccatelaio, già pronte in magazzino.
Quanto al Biciplan, sarà uno studio costruito in maniera partecipata con la popolazione. A questo proposito Zanella annuncia l'intenzione di organizzare con associazioni, circoscrizioni e soggetti interessati dei sopralluoghi con l'intenzione di raccogliere indicazioni e suggerimenti per interventi migliorativi e che rendano le ciclabili più sicure.