Ecco le luminarie con le frasi di canzoni popolari in dialetto

di Lorenzo Basso

Ecco le luminarie frutto del bando «Luci d'artista», collocate nelle zone più centrali della città, creando un collegamento tra la festività invernale con le tradizioni locali.

Le luci, infatti, riportano alcune frasi famose delle canzoni popolari locali, scritte, attraverso l'impiego dei tubi a led, in dialetto trentino.

Realizzate appositamente per la città, le originali luminarie sono destinate alle strade del cosiddetto «Giro al Sas» (l'allestimento è stato avviato ieri), che comprende la zona a traffico limitato fra le vie Oriola, Oss Mazzurana, Lunga, San Pietro e piazza del Macello Vecchio, e lungo via Belenzani, in collegamento con i giochi di luce previsti in piazza del Duomo.

Le istallazioni, create sulla base dei progetti del «light show designer» Mariano De Tassis, rientrano in un progetto di recupero delle tradizioni locali presentato dal Consorzio Trento iniziative (Cti), sulla base di una gara pubblica di circa 25mila euro lanciata dall'Ufficio cultura e turismo di palazzo Thun per promuovere un percorso condiviso di abbellimento delle strade del centro storico.

«Queste innovative luminarie - ha spiegato l'assessore alla cultura Elisabetta Bozzarelli - si aggiungono a quelle tradizionali, già istallate dall'azienda vincitrice del bando pubblico, per migliorare l'atmosfera del centro. Il progetto è riuscito a coniugare lo spirito festivo del Natale con la tradizione trentina, offrendo un richiamo diretto alla cultura alpina della città».


La realizzazione degli addobbi luminosi è stata possibile grazie ad una collaborazione con l'azienda che si è aggiudicata la gara per la sistemazione delle luminarie natalizie a Trento, la ferrarese Sartini impianti. Quest'ultima, ha messo a disposizione competenze e materiali per dare seguito al progetto elaborato da De Tassis.

«L'idea alla base del progetto - ha specificato l'artista - è quella di estrapolare le frasi delle canzoni di montagna e riproporle come delle poesie, creando una connessione diretta con la cultura locale. Si è scelto di scritte in corsivo, per portare le persone a togliere gli occhi dai telefoni e concentrarsi sull'istallazione diffusa, suscitando curiosità. Le canzoni selezionate sono quattro: «La Madonina», «Entorno al foch», «'Ndormenzete popin» e «Quel mazzolin di fiori». A queste, si aggiunge una frase de «La Valsugana» in via Belenzani».

Per il futuro, le luminarie potrebbero anche diventare un'occasione di promozione culturale per altre iniziative. «La peculiarità delle luminarie, che non hanno eguali sul mercato - ha concluso al riguardo Bozzarelli - lascia aperte diverse possibilità. Penso infatti a quanto effettuato dal Comune di Bologna, che, dopo aver realizzato degli addobbi specifici dedicati alla memoria di Lucio Dalla, li ha messi all'asta a fine stagione, riscontrando un grande interesse tra gli appassionati. Se artista e Cti saranno d'accordo, potremmo fare qualcosa di simile, allo scopo di raccogliere risorse per nuove iniziative».

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