Baraccopoli alla ex Sloi: ordinanza del sindaco, verrà abbattuta, via gli accattoni che ci vivono

TRENTO - È tornato ad insediarsi all’interno dell’area ex Sloi, nel boschetto ad ovest della linea ferroviaria del Brennero, un gruppo di una ventina di persone di nazionalità romena. Hanno allestito una baraccopoli e vivono in condizioni igienico sanitarie e di sicurezza decisamente precarie, tanto da spingere il sindaco a firmare un’ordinanza di sgombero immediato.

La segnalazione che l’insediamento si era ricostituito arriva dalla Polfer che nelle scorse settimane aveva notato dalle orme sulla neve che qualcuno attraversava regolarmente i binari in quella zona. Si tratta di gente che vive di elemosina ma che rifiuta l’aiuto dei servizi sociali. In più occasioni l’amministrazione comunale ha provato ad offrire loro una sistemazione più dignitosa e sicura ma con poco successo.
All’ex Sloi si sono arrangiati allestendo baracche fatto con legname, pannelli, teli e onduline di plastica. Attorno la Polizia locale ha registrato la presenza di cumuli di rifiuti di vario genere, vestiti abbandonati, escrementi e roditori morti. In un successivo sopralluogo solo una minoranza ha accolto l’offerta di una diversa soluzione abitativa mentre gli altri hanno detto di voler rimanere o hanno accettato di tornare in patria. L’ordinanza di sgombero di chi è rimasto verrà eseguita nei prossimi giorni. Lo sgombero dovrà procedere di pari passo con la demolizione delle baracche e la pulizia dell’area dai rifiuti, compiti assegnati ai proprietari dei terreni.

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