Chi dorme nella chiesa di Centochiavi? Anche studenti e lavoratori del turismo che hanno perso il posto
TRENTO - L'esperienza della chiesa di Centochiavi, a Trento Nord, trasformata da fine gennaio in locale di emergenza per i senzatetto, prosegue. Con tanti volontari che si danno il cambio a gestire l'accoglienza agli ospiti. Che non sono solo stranieri o homeless. Sono anche persone in difficoltà economica, che semplicemente non possono permettersi in questa fase di pagare un affitto.
Lo racconta molto bene Mattia Civico, che su Facebook racconta una sua notte "di turno" nella chiesa:
"La città vista da qui regala sentimenti misti: da un lato l’orgoglio di far parte di una comunità che prova a dare un riparo d’emergenza nei mesi freddi (e grazie alla diocesi Alessandro Martinelli per la pronta disponibilità), volontari di diverse associazioni e cooperative che fanno i turni di notte, preparano il the caldo, direttori che fanno le pulizie. Bella gente!
Dall’altra la amara constatazione che la nostra strada é abitata da molte persone, diverse, con storie molto differenti. Anche giovani (giovanissimi) studenti che frequentano le scuole serali e che non hanno un posto caldo garantito, lavoratori del settore turismo/ristorazione che speravano nella stagione invernale, migranti, trentini, più o meno giovani, più o meno abituati alla precarietà...... e alle 9 di mattina son già tutti fuori.
A provare a rimettere a posto i propri cocci, come si può, in attesa che il dormitorio riapra..... io torno a casa..."
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