"Senza i cassonetti chiusi dell'umido si crea un richiamo per l'orso: vanno sostituiti"
L'appello in un'interrogazione del consigliere comunale Andrea Maschio, che riferisce della situazione di Cadine e altri centri vicini al Bondone richiamando l'attenzione sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione che facilitano la convivenza con la fauna selvatica. Intanto Fugatti dispone la collocazione urgente dei bidoni "protetti" nei comuni della Paganella
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TRENTO. Niente cassonetti "anti-orso" ma una situazione di rifiuti organici accessibili in strada che, al contrario, può richiamare il plantigrado vicino agli abitati.
Lo denuncia il consigliere comunale di Onda civica Andrea Maschio che sulla questione ha depositato un'interrogazione allegando una foto.
"I cassonetti raffigurati - spiega Maschio - sono del tipo normale e peraltro aperti e con sacchetti nell’intorno.
Siamo a Cadine nella zona dove sono avvenuti gli incidenti Molinari e Metlicovec, con lamamma orsa KJ2 poi fucilata perché problematica.
Ritengo - aggiunge - che l’approccio per la gestione della convivenza con gli animali debba avere diverse sfaccettature e che debba partire dalla prevenzione
Nel corso della primavera 2020, è proseguita l’attività mirata a prevenire l’avvicinamento degli orsi ai centri abitati, tramite la modifica dei cassonetti marroni da 120 litri in uso per laraccolta del rifiuto umido.
Iniziativa frutto della collaborazione tra il Servizio Foreste e fauna della PAT e ASIA, l'AziendaSpeciale per l’Igiene Ambientale che si occupa della gestione dei rifiuti in valle dell’Adige, valledei Laghi, altopiano della Paganella e valle di Cembra.
La modifica a tali bidoni - precisa il consigliere - interessa il coperchio, che viene rinforzato e dotato di una serratura azionabile dagli utenti tramite la rotazione di una manopola che lo mantiene chiuso, rendendone difficile l’apertura agli orsi che in tal modo non possono accedere al contenuto.
Purtroppo, spesso i cassonetti non vengono richiusi bene dopo il conferimento dell’umido, rendendo così inefficace la chiusura anti-orso, il Servizio foreste e fauna e ASIA hanno ideato e realizzato un adesivo mirato a ricordare all’utenza la necessità di richiudere attentamente ibidoni dopo ogni utilizzo.
Gli orsi, in particolare gli esemplari più giovani, possono essere attirati dalle fonti di cibo incautamente o - peggio ancora - volontariamente rese disponibili, diventando progressivamente dipendenti dagli avanzi di cibo di origine umana e troppo confidenti nei confronti dell’uomo: una conseguenza negativa, chiaramente da evitare".
Da qui l'interrogazione al Sindaco e alla giunta "ai fini di conoscere: se non ritengano opportuno sostituire i cassonetti nelle zone in cui vi è la presenza dell’orso con i cassonetti anti orso essendo questa una delle prescrizioni data da Ispra".
Intanto, proprio oggi il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha firmato un'ordinanza per la collocazione urgente di campane metalliche "anti-orso" nell'ambito della raccolta della frazione organica del rifiuto solido urbano nei comuni di Cavedago, Fai della Paganella, Andalo e Molveno.
Con il provvedimento - informa la Provincia - si dispone che l'Azienda speciale per l'igiene ambientale (Asia) provveda nel più breve tempo possibile alla sostituzione di tutti i cassonetti per l'organico da 120 litri con le grandi campane metalliche da oltre 3.000 litri di capienza, coinvolgendo le amministrazioni locali e il Servizio faunistico provinciale.
L'ordinanza tiene in considerazione il fatto che tra maggio e giugno 2021 si sono registrati diversi episodi di frequentazione dei centri abitati da parte di orsi attratti dalla disponibilità di rifiuti (da attribuirsi in particolare, ma non in via esclusiva, all'esemplare M62).
Secondo la Provincia, inoltre, è probabile che nel territorio in questione si verifichino ulteriori incursioni di plantigradi ai cassonetti dei rifiuti, in ragione dell'atteso arrivo dei turisti.