Ciclabile da Centochiavi a Ponte Alto, il Consiglio circoscrizionale chiede di cambiare il progetto
L’idea della Provincia non piace: bocciata dalle associazioni dei ciclisti, osteggiata dai residenti, ma piazza Dante va avanti (e i consiglieri del centrodestra del quartiere la sostengono)
TRENTO. Il consiglio di circoscrizione del Centro storico-Piedicastello ha chiesto all'amministrazione comunale di attivarsi nel più breve tempo possibile per proporre una modifica del tracciato ciclabile tra Centochiavi e Ponte Alto, inserendo anche un nuovo bicigrill a Trento nord. L'infrastruttura ciclabile, finanziata dalla Provincia, si inserisce all'interno di un progetto di ampio respiro, che prevede la realizzazione di una pista dedicata agli amanti dell'escursione in bicicletta e collegata con i tracciati più importanti a livello europeo, dalla Scandinavia fino in Sicilia.
Criticato in più occasioni (nonché bocciato dal gruppo civico TrentoInBici 2016 e dalla Fiab di Trento), il progetto avanzato dall'amministrazione provinciale prevede tuttavia di escludere il centro della città di Trento, in quanto il tracciato, partendo dal fondovalle, si collega direttamente alla vecchia Strada statale 47, in direzione della Valsugana.
Ora, dopo anni di dibattito, il consiglio di zona propone di far proseguire la ciclabile sul lato ovest della vecchia Strada statale 47, sfruttando l'area di rispetto della strada che gradualmente declina verso valle, sboccando in prossimità di via Trener.
«L'idea - ha spiegato il consigliere Nicola Vigorito, promotore della proposta - nasce dalla necessità di tutelare il percorso storico-archeologico "Mesotrekking" che incontra la Salita Dalla Fior una trentina di metri prima di immettersi sulla Ss47 della Valsugana, e da lì prosegue verso gli scavi archeologici preistorici del cosiddetto Riparo Gaban. Un tracciato conservato naturalmente, che vale la pena preservare, anche per la forte pendenza del percorso, pari al 12% nella parte più ripida. Il nostro è un estremo tentativo di difesa di un bene incommensurabile, non solo per le famiglie di residenti, ma per tutta la comunità di Trento nord, che utilizza moltissimo la salita per il proprio tempo libero».
Secondo la proposta avanzata dal consiglio - votata dalla coalizione di maggioranza, con il parere contrario dei gruppi di centrodestra - il nuovo tracciato potrebbe essere realizzato utilizzando il margine ovest della statale 47, a lato delle barriere antirumore, lungo una fascia di rispetto della larghezza stimata di circa due metri.
A detta di Vigorito, il terreno, oltre a permettere di salvaguardare Salita Dalla Fior e di ridurre la pendenza della futura pista ciclabile (a beneficio anche di chi percorrerà il tracciato a piedi), consentirebbe di collegare il tracciato direttamente con la ciclabile esistente proprio all'imbocco di via Trener, dove vi è anche lo spazio per la realizzazione di una nuova struttura di accoglienza internazionale dedicata non solo ai ciclisti, ma anche alla popolazione cittadina, sull'esempio del bicigrill esistente a Trento sud.
«Lo spazio per realizzare una stazione internazionale all'inizio di via Trener - ha concluso Vigorito - sarebbe possibile grazie alla presenza di un terreno privato, il cui proprietario, da noi sentito, è interessato alla cessione».