Trento, niente maxi schermo in piazza Duomo per la finale. Ianeselli: «Evitiamo assembramenti»
Il sindaco: non possiamo abbassare la guardia sulla pandemia. E sui baristi: diamo loro una importante opportunità in un anno così difficile dal punto di vista economico
LA POLEMICA Il sindaco: "A Trento scene da guerriglia urbana"
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TRENTO. Il sindaco Franco Ianeselli gela le speranze di chi pensava ad un maxi schermo in piazza Duomo a Trento per la finale degli europei tra Italia e Inghilterra. Due le ragioni: troppo alto il rischio assembramenti e poi la volontà di creare un danno economico ai baristi del centro.
«Abbiamo deciso di non mettere il maxischermo in piazza Duomo per la finale del Campionato europeo per diverse ragioni, tra cui la necessità di non abbassare la guardia sulla pandemia, evitando gli assembranti, e l'opportunità di garantire agli esercenti la possibilità di organizzare occasioni di incontro in un anno particolarmente difficile dal punto di vista economico», sottolinea Ianeselli.
«Crediamo siano meglio diversi appuntamenti diffusi su tutto il territorio di un unico evento di grande richiamo», ha proseguito.
All’indomani della vittoria contro la Spagna in semifinale, seguita in mezzo ai tifosi davanti al Duomo, Ianeselli aveva usato parole durissime contro i festeggiamenti notturni che erano sfociati in veri e propri vandalismi.
«Non è tifo, non è festa, non è esultanza», aveva scritto. «Quello che abbiamo visto in alcune zone della città è vandalismo che non ha il minimo rapporto con la felicità per la vittoria dell'Italia nella semifinale degli Europei. All'alba gli operatori di Dolomiti Ambiente si sono trovati di fronte uno scenario inimmaginabile, da post guerriglia urbana: bidoni dei rifiuti incendiati, carta sparsa per strada, la fontana di piazza Venezia piena di bottiglie e, un po' ovunque, i residui di una notte da dimenticare».
«Ringrazio i Vigili del fuoco accorsi sul posto e gli operatori di Dolomiti Ambiente che ancora una volta hanno dovuto rimediare allo sfacelo e che stamattina ci hanno fatto trovare la città pulita. Se i segni più evidenti della nottata sono stati rimossi, resta però l'amarezza che offusca anche l'orgoglio per la vittoria della nostra nazionale».
«Auspico che i responsabili di questi gesti vengano individuati e chiamati a rispondere dei danni causati alla città», aveva concluso Ianeselli.