Gardolo / Il caso

Sconcerto a Canova: in strada gli arredi della defunta. Anche i documenti

Lo denuncia Mauro Fedrizzi, titolare della omonima ditta di traslochi: “Una follia: non è la prima volta che trovo una montagna di rifiuti davanti all'ingresso della mia attività in via Maroni, ma questo caso è eclatante”

di Giacomo Poletti

GARDOLO. Un caso di abbandono di rifiuti che ha dell'incredibile, avvenuto domenica scorsa nella zona artigianale di via Unterveger, poco a sud di Canova. Lo denuncia Mauro Fedrizzi, titolare della omonima ditta di traslochi: «Una follia: non è la prima volta che trovo una montagna di rifiuti davanti all'ingresso della mia attività in via Maroni. L'ultimo caso però è il più eclatante».

Il "caso" è un cumulo abbandonato la scorsa domenica, frutto evidente di uno sgombero di una abitazione privata: una lavatrice, materassi, asciugamani, mobili, scontrini e documenti personali. Con un contorno davvero triste. Dai rifiuti lasciati è infatti immediato risalire al proprietario della casa, una signora scomparsa recentemente in città. In un video sulla propria pagina Facebook Fedrizzi mostra documenti, biglietti da visita, persino bancomat e codici fiscali di chi evidentemente abitava nella casa sgomberata in maniera impropria. Con un ovvio distinguo: "È evidente gli eredi si devono essere affidati a qualcuno di losco, a persone senza scrupoli che gettano in un piazzale dati personali sensibili di persone scomparse. Vorrei sperare questo, e che non siano stati gli stessi eredi a compiere un atto simile».

Fedrizzi, lavorando nel settore, lancia un appello: «Diffidate da chi si propone per liberare le case. Questi sono i risultati, gettano ovunque persino documenti riservati. E mi dovrei preoccupare di non dirlo?». Fedrizzi ha allertato il corpo di polizia locale, che si sta occupando di ricostruire il caso. Gli abbandoni peraltro non riguardano solo le pertinenze del capannone di Fedrizzi, ma avvengono il più delle volte in un'area vegetata e abbandonata a est della zona artigianale durante i fine settimana. «Ho 64 anni e sono stufo di passare le mie domeniche pomeriggio a ripulire i piazzali a causa della maleducazione di pochi», ricorda Fedrizzi. «Ho già delle telecamere che filmano spazi di mia proprietà. Le potenzierò, chi lascia immondizie sulla porta di casa altrui non può farla franca».

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