Dal 1993 a oggi il Comune di Trento ha piantato 30 mila alberi, uno per ogni bambino nato
Il bilancio di 28 anni dalla legge nazionale: ecco quali tipi di pianta e dove si trtovano (dal Calisio al Bondone, ma non solo)
TRENTO. Un albero per ogni nuovo nato: è la legge 113 del 1992 a stabilire che i Comuni devono far corrispondere a ogni nuova registrazione anagrafica dei neonati la messa a dimora di un albero. Il Comune di Trento, dal 1993 ad oggi, grazie alla collaborazione dell'Azienda Forestale di Trento e Sopramonte, ha piantato circa 30 mila alberi e consegnato ai genitori dei piccoli neocittadini (dal 2013 anche adottati) altrettanti attestati che riportano la tipologia di pianta e il luogo in cui è stata messa a dimora.
Dunque, una volta cresciuti, i bambini possono anche visitare la località in cui sono stati piantati gli alberi corrispondenti al loro anno di nascita.
Le prime piante messe a dimora negli anni Novanta sono già diventate un bosco e forse avranno perso la targhetta dell'anno con cui erano state contrassegnate. Ma sono ancora lì, curate dal personale dell'Azienda forestale, incaricato della manutenzione dei boschi del territorio comunale.
Per esempio, i nati nel 1993, troveranno i loro alberi - circa mille tra Pini silvestri, Faggi e Larici - in località Pinara de Gabiol e Pinara dei Bindesi, nelle circoscrizioni di Povo e Villazzano. I nati nel 1994, in località Piani Longhi (Mattarello), troveranno circa mille Larici e Frassini. Per i nati nel 1995, a Meano, in località Frate del Maor, sono stati piantati circa mille tra Abete rosso, Abete bianco, Larice, Pino silvestre e Faggio. Per i nati nel 1996, a Sardagna, in località Montesel sono stati piantati 988 alberi: 330 Abete rosso, 220 Abete bianco, 300 Larice, 8 Pino silvestre, 130 Faggio. Nel 1997 a Sardagna in località Bando (Fraine) e Buse della Polsa, sono stati piantati circa mille Pseudotsuga douglasii. Nel 1998 a Povo, in località Moronar, sono stati piantati mille esemplari di Abete bianco (400), Frassino maggiore (200), Ciliegio (200) e Acero riccio (200).
Nei tre anni 1999, 2000 e 2001 a Sardagna, in località Montesel, sono stati piantati circa tremila esemplari di Betulla (200), Sorbo degli uccellatori (300), Abete rosso (500), Abete bianco (500), Pino cembro (500), Larice (1.000). Nel 2002, a Cadine, in località Ventitrè Pini, sono stati piantati 1.130 esemplari di Pino silvestre (400), Sorbo degli uccellatori (700), Lantana (30). Nel 2003, a Povo, in località Loica – Pramarquart, sono stati piantati 1.150 esemplari di Larice (400), Pino silvestre (250), Sorbo degli uccellatori (200), Carpino nero (200), Ciliegio (100). Nel 2004, a Romagnano, in località Castagnari sono stati piantati 975 esemplari di Acero montano (200), Frassino (200), Ornello (200), Salicone (150), Acero campestre (100), Sorbo montano (25), Ciliegio (100). Nel 2005, a Sopramonte, in località Rocce Rosse, sono stati piantati 1000 esemplari di Larice (600), Sorbo degli uccellatori (300), Betulla (100). Nel 2006, a Povo, in località Val Granda, sono stati piantati 1000 esemplari di Larice (200), Pino silvestre (200), Faggio (50), Acero montano (50), Sorbo degli uccellatori (150), Frassino (150), Carpino nero (150), Maggiociondolo (50). Nel 2007, a Villamontagna, in località Campèl, sono stati piantati 1000 esemplari di Faggio (300), Roverella (300), Frassino (300), Carpino nero (100). Nel 2008, a Meano, in località Gorghe, sono stati piantati 1000 esemplari di Carpino nero (300), Ciliegio (100), Frassino (100), Roverella (300), Pino silvestre (100), Larice (100). Nel 2009 a Sopramonte, in località Prà del Boter, sono stati piantati 1.000 esemplari di Maggiociondolo (250), Sorbo degli uccellatori (250), Ciliegio (250), Tiglio (250). Nel 2010, a Sardagna, in località Segnadore, sono stati piantati 1.000 esemplari di Faggio. Nel 2011, a Povo, in località Moronar, sono stati piantati 1.000 esemplari di Acero montano (400), Frassino maggiore (400), Ciliegio (200). Nel 2012, a Villamontagna, in località Frate, sono stati piantati 500 esemplari di Acero montano (100), Faggio (300) e Sorbo degli uccellatori (100). A Povo, in località Celva, sono stati piantati altri 500 esemplari di Acero montano (200), Faggio (150), Sorbo degli uccellatori (150). Nel 2013 e 2014, in località Cros del Segata sono stati piantati 2.150 esemplari di Abete bianco (150), Abete rosso (300), Larice (150), Acero montano (250), Faggio (750), Frassino maggiore (325), Ciliegio (225). Nel 2015, sempre in località Cros del Segata sul Monte Bondone, a quota 1200 metri, sono stati piantati 2.000 esemplari di Abete bianco (100), Abete rosso (100), Larice (100), Acero montano (300), Faggio (150), Sorbo degli uccellatori (100), Ciliegio (100), Betulla (50). Nel 2016, ancora in località Cros del Segata del Monte Bondone, a quota 1.200 metri, sono stati piantati 1.030 alberi: Abete bianco (50), Larice (50), Acero montano (340), Orniello (200), Tiglio (50), Sorbo degli uccellatori (115), Maggiociondolo (150), Ligustro (75). Nel 2017, in località Baita delle Api del Monte Bondone, a quota 940 metri, sono stati piantati 1.050 alberi: Larice (100), Carpino bianco (150), Carpino nero (400), Faggio (300), Ciliegio (100). Nel 2018, ancora in località Baita delle Api del Monte Bondone, a quota 940 metri, sono stati piantati 880 esemplari di Acero montano (155), Carpino nero (75), Faggio (150), Frassino (200), Sorbo degli uccellatori (200), Ciliegio (100). Nel 2019, a Villamontagna, all'ex Forte Casara a quota 850 m, sono stati piantati mille alberi: Carpino nero (500), Faggio (500). Nel 2020, a Villazzano, in località Prà dei Albi a quota 1.150 metri, sono stati piantati mille alberi: Larice (150), Acero montano (150), Faggio (500), Sorbo degli uccellatori (200). Quest'anno, 2021, a Sopramonte, in località Selva, a quota 1.100 metri, sono stati piantati mille esemplari di Abete rosso (700) e Abete bianco (300). L'Azienda forestale si sta già preparando per il 2022: in località Candriai e Costa Castagnara, a Sardagna, saranno piantati mille esemplari di Larice (700) e Faggio (300).