Circonvallazione ferroviaria di Trento, la Rete dei Cittadini: «Continuiamo il nostro lavoro, va fatta in Destra Adige»
Il gruppo che si batte contro la mega-galleria della Marzola ripropone l’alternativa in Destra Adige: «Non è vero che no nsi può più cambiare» e prepara uno studio da portare al Dibattito Pubblico
TRENTO. Circonvallazione ferroviaria di Trento, RFI (finalmente) spiega il progetto, ma per Rete dei Cittadini non è troppo tardi per fermarsi e costruire una alternativa meno impattante in Destra Adige: «ci stiamo lavorando».
In un comunicato, il gruppo che propone un diverso tracciato (in Destra Adige, per avitare i pericoli alla città di Trento) commenta la seduta del Consiglio Comunale di Trento della scorsa settimana.
«Abbiamo seguito attentamente tutta la seduta del Consiglio Comunale di Trento del 20 ottobre scorso dedicata alla Circonvallazione ferroviaria.
Constatiamo con soddisfazione che finalmente (ma tardivamente) e solo grazie al percorso che abbiamo costruito con i cittadini dall’inizio di settembre ad oggi, le Istituzioni (Comune, Provincia ed RFI) hanno portato nuove informazioni, ivi comprese le motivazioni “tecniche” che hanno causato il rifiuto del vecchio progetto in Destra Adige del 2003 di Rete Ferroviaria Italiana. È stato anche affermato dalle Istituzioni che la Sinistra Adige è l’unico tracciato possibile e non si tocca.
Questo – dice la Rete – non ci ha assolutamente prostrati ma anzi ci ha reso fortemente determinati ad adoperarci ancora per la tutela e la conservazione del territorio urbano ed extraurbano della Città di Trento contro il progetto in Sinistra Adige, che ribadiamo essere debole tecnicamente e intriso di criticità per la tenuta strutturale e per le risorse idriche della Collina Est. Oltre a generare un inaccettabile impatto sul territorio urbano nel quartiere di San Martino e nella zona Sud dell’abitato di Mattarello.
Per tutto ciò la Rete non intende assolutamente sospendere le proprie attività. Anzi sta lavorando, alacremente e da tempo, ad un nuovo progetto che potrà sostituire integralmente il tracciato in Sinistra Adige, superando con una nuova soluzione in Destra Adige le criticità evidenziate per quest’ultima dalla PAT nel corso del Consiglio Comunale.
Questo nuovo progetto, i cui elementi qualificanti saranno a breve portati a conoscenza dei cittadini, costituirà parte integrante di una più ampia, esauriente e dettagliata documentazione che invieremo, a chi di competenza, per partecipare attivamente al “Dibattito Pubblico”, così come previsto dalla normativa che disciplina l’approvazione delle opere previste dal PNRR.
La nostra azione vuole che rimanga impregiudicato e da riaffermare il principio, a suo tempo enunciato in premessa al progetto di RFI per Trento (e allora anche per Rovereto), che le opere previste dovevano in prima istanza essere realizzate senza alcun interessamento dei centri abitati. Ove possibile con il minor impatto su di essi.
Requisiti totalmente assenti nel progetto con il previsto percorso in Sinistra Adige (si pensi agli edifici da abbattere ed alle aree di cantiere previste in piena zona residenziale del quartiere San Martino o nella sua immediata adiacenza a Mattarello.
Pertanto noi non abbiamo mai generato e non genereremo artificiose paure nei cittadini, bensì è nostra volontà rassicurarli informandoli che la Rete dei Cittadini è animata e sarà sempre motivata non dalla protesta ma dalla proposta. Una proposta che sarà tecnicamente forte e che non generà le criticità che invece sono ben presenti nel tracciato in Sinistra Adige , evidenziate già nel 2009 con qualificati pareri geologici negativi, sottovalutati e mai pubblicamente diffusi. Tali pareri formulati da soggetti altamente esperti, su diretta commissione della PAT, a questa pervenuti ma messi discrezionalmente da parte» conclude la “Rete dei Cittadini” (retecittadini.trento@gmail.com).