Trasporti / Cantiere

In via Brennero parte la trivella per la Tav, senza comunicazioni alla popolazione, e Ianeselli spiega che «è un intervento non invasivo di un progetto ormai noto a tutti»

Montati i macchinari allo scalo Filzi, presidiati notte e giorno da carabinieri e polizia. Le accuse dei no-Tav: «chiara la volontà di fare in fretta e assente ogni informazioni alla gente»

TRENTO. Mentre si attende l’indizione del «Pubblico Dibattito» sulla nuova circonvallazione ferroviaria di Trento (passaggio obbligatorio dell’iter di costruzione della Tav), i lavori sono di fatto già iniziati: da oggi – guardata a vista dai Carabinieri e dalla Polizia giorno e notte – è già operativa la trivella per i sondaggi del terreno all oscalo Filzi, a pochi passi dal passaggio a livello di via Brennero.

Si tratta di completare i sondaggi geologici in vista della realizzazione della nuova circonvallazione ferroviaria, con la galleria che dovrebbe sbucare - dall’Acquaviva - proprio sull’area a ridosso del quartiere di San Martino. Analogo sondaggio è già stato eseguito a Mesiano di Povo e a Mattarello nei mesi scorsi.

L’arrivo delle trivelle ha già provocato l’allarme del quartiere di San Martino (il più direttamente interessato al grande scavo): in largo Nazario Sauro un presidio No Tav ha denunciato l’avvio dei carotaggi (mai annunciato da Rfi, né dalla provincia, né dal Comune), contestando sia le modalità comunicative che hanno accompagnato l’avvio dei sondaggi («l’informazione dei cittadini, al riguardo, è stata nulla come sempre», la denuncia del movimento), sia l’opera tout court: «Una devastazione annunciata, che porterà anni di disagi alla popolazione, del quartiere come di tutte le altre zone interessate dai lavori, oltre che alla città intera dato che una delle principali arterie come via Brennero dovrà necessariamente subire interruzioni».

Duro l’attacco anche sul montaggio della trivella senza nessun preavviso: «Come già accaduto a Mattarello e a Povo, si opera lasciando all’oscuro la popolazione. Ebbene, noi siamo qui per dire che la cittadinanza non è inerme ed è pronta a mobilitarsi».

Mentre la trivella all’ex scalo Filzi è presidiata dalle forze dell’ordine e non è escluso che nelle prossime ore venga affiancata da un secondo macchinario per il sondaggio dei terreni, anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha voluto precisare come dietro alla mancata comunicazione dell’avvio dei carotaggi e delle verifiche non vi sia alcuna logica oscurantistica: «Si tratta di un passaggio non certo invasivo che riguarda un progetto ormai noto a tutti. Spiace che l’avvio di verifiche legate ai terreni diventi ambito di scontro e protesta, dato che si tratta semplicemente di un passaggio precauzionale per comprendere se i lavori che sono stati previsti possano essere effettuati in sicurezza».

Per gli attivisti No Tav, tuttavia, l’avvio dei sondaggi testimonia unicamente «la volontà di fare in fretta per procedere a passo spedito con un disegno devastante e pericoloso, basti pensare all’interessamento delle aree inquinate a nord del capoluogo. Sloi e Carbochimica in primis. Sembra ormai chiaro che l’intenzione è quella di procedere senza una precedente bonifica e questo potrebbe portare a disastri ambientali dato che scavare sotto quegli appezzamenti smuovendone il sottosuolo potrebbe portare i veleni a nuocere ulteriormente».

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