Riapre il bar dei Cavai in San Martino (ma non è più un bar)
I locali della storica osteria sono diventati un atelier di design, arredo e arte: sabato 11 alle ore 11 inedito allestimento, con un appartamento in strada per mostrare mobili e quadri. L’ha aperto Alessandro Pesce, giovane esperto che promette “bellezza nelle case di tutti”
TRENTO. Il bar dei Cavai, storica osteria del rione di San Martino a Trento, ha riaperto. Ma non come bar: è diventato «Controcorrente design», un negozio di arredi, accessori, arte e complementi casa. E per l’apertura domani – sabato 11 alle ore 11 – la via pedonale vicina al Buonconsiglio si trasformerà in uno showroom all’aperto, con un appartamento ricreato in strada. Con mobili, tappeti, ed anche i quadri e le sculture.
Il protagonista è Alessandro Pesce (nome napoletano, ma lui è trentinissimo), giovane designer che ha raccolto la sfida.
«Ho studiato ai geometri, al Pozzo di Trento, e poi ho iniziato a lavorare giovanissimo nei mobilifici. Grandi catene, ero un consulente di arredo. Per capirci: ero quello che consigliava ai clienti il tipo di mobile da acquistare, o l’intero arredamento di una stanza».
Anni di esperienza, con diversi datori di lavoro. Poi la crisi della pandemia: «L’ultimo mobilificio con cui collaboravo mi ha detto che non poteva più tenermi, visto il calo di affari. Ed io ho pensato che ero anche un po’ stanco di questo modo di lavorare, nel quale conta solo il fatturato, e quanti clienti hai fatto».
C’è un altro modo di lavorare? «Per mia formazione personale, io credo che ogni persona sia bellissima, ognuno di noi ha una bellezza interiore speciale, sono vicino al buddhismo, e mi piace poter offrire alle persone la bellezza che si meritano, anche in casa».
Ma come tradurlo in attività? «Mi sono iscritto ai corsi di marketing dell’Accademia di Impresa. Mi è servito molto, e ho avuto una forte spinta dagli insegnamenti di Walter Tomio, le sue lezioni di marketing sono state favolose.
Ha così deciso di buttarsi: «Pensavo ad una mia attività. Venivo da un periodo un po’ duro, mi ero lasciato con la mia compagna dopo tanti anni. Cercavo un posto accogliente dove fermarmi, e l’ho trovato nel quartiere di San Martino. Quando sono venuto qui, mi sono subito trovato bene: con il bar Barrio, il Tavernacolo, le librerie Due Punti, La Seggiolina Blu, Rileggo… e tutti gli altri artigiani che operano qui. Si sta bene, c’è una atmosfera speciale e tutti si danno una mano».
In effetti, via San Martino, con la pedonalizzazione, si è trasformata ed è diventata uno scrigno prezioso ed attrattivo. Adesso anche con questo negozio particolare.
«Diciamo che non è un negozio di mobili – spiega Alessandro – perché a me interessa proporre pezzi unici, particolari, magari di piccoli produttori indipendenti. Ma non solo mobili: «Io propongo prima di tutto complementi d’arredo: tavoli, madie, sedie, divani, tappeti. Ma poi ho accostato a questo anche l’esposizione e la vendita di oggetti d’arte di artisti locali. Così trovi i pezzi unici di pittori, scultori, fotografi. Da Nadia Groff a Sgrò, da Mirko Dematté ad Alessandro Minotti, ad Arianna Lonardi».
Poi una proposta di impatto: le carte da parati «insolite» per decorare i muri: «Rappresento aziende di makers, con soluzioni tecnologiche favolose: carte da parati o rivestimenti retroilluminati, o stampe on demand, o disegnate a mano, tutto custom made».
Sabato 11 il negozio esce dalle mura: «Sarà una festa, tutti invitati» dice Pesce. Anche per godersi l’atmosfera magica di San Martino.