Pallina, la cagnetta picchiata in piazza Duomo, sta bene ed è già al canile: la sua padrona ha problemi psichiatrici
Per tutto il giorno Polizia Locale, Lav e «Zampa Trentina» hanno cercato di rintracciare la bestiola picchiata, che ora è in cura dal veterinario: «Evidente che padrona e cane avevano bisogno di assistenza sanitaria urgente»
TRENTO. Si chiama Pallina, la cagnetta vittima delle brutali percosse della sua padrona, lunedì mattina sotto i portici di piazza Duomo a Trento. Come annunciato dal sindaco Ianeselli, la donna è stata individuata dalla Polizia Locale, che ha anche sequestrato l’animale.
In molti, in queste ore, ci stanno scrivendo per chiederci il nome della proprietaria. Ma non lo faremo: si tratta evidentemente di una persona con problemi psichici, già conosciuta dalle forze dell’ordine.
Lo spiega anche un comunicato stampa di LAV (Lega Anti Vivisezione) e Zampa Trentina.
«E' stata ritrovata nella mattinata di oggi la cagnolina Pallina, vittima ieri delle terribili percosse ricevute dalla sua proprietaria in evidente stato di alterazione, percosse che hanno inondato i social media per tutta la giornata. A prelevare la cagnolina, apparentemente tranquilla, gli agenti della Polizia Municipale di Trento che stanno in queste ore procedendo ad un sequestro preventivo dell'animale. Il cane, nel frattempo, è stato portato presso il canile dove verrà visitato approfonditamente dal veterinario per capire se ha subito delle problematiche fisiche per le percosse ricevute».
A contribuire alla sua salvezza senza dubbio la collaborazione delle associazioni animaliste LAV e Zampa Trentina, che, oltre a segnalare in mattinata agli agenti della Polizia Municipale la corretta posizione della cagnolina, per tutta la giornata di ieri, fino a sera, insieme ad altri cittadini e veterinari sensibili come la dott.ssa Barbara Caneppele, hanno cercato di scoprire che fine avesse fatto il cane cercando in diverse zone della città.
«Era evidente come fossimo in presenza di due individui da aiutare, il cane per le botte ricevute e la proprietaria stessa che necessitava di cure e assistenza sanitaria urgente» dicono da LAV e Zampa Trentina. La risoluzione questa mattina, con la proprietaria affidata a un centro per ricevere le cure necessarie del caso e il cane sequestrato dagli agenti della polizia municipale.
«Ora il procedimento penale farà il suo corso ma forse il grande insegnamento che questa vicenda ci può dare», spiegano Simone Stefani di LAV e Paola Pisani di Zampa Trentina, «è che associazioni, Istituzioni e Politiche Sociali devono lavorare insieme per intercettare e prevenire queste situazioni, dotandosi di strumenti per separare animali e persone quando non vi siano i presupposti per una relazione positiva. Speriamo anche che il nostro Sindaco di Trento, molto coinvolto emotivamente da questa vicenda, tragga spunto per accelerare l’iter che doti finalmente Trento di un Regolamento Comunale che protegga più e meglio gli animali sul territorio Comunale; in questo avrà tutto il supporto delle associazioni»
«Ora lavoreremo affinchè il cane possa passare meno tempo possibile in canile ma che possa essere affidato in fretta ad una famiglia che le doni l'amore che merita».
Come annunciato dal sindaco Franco Ianeselli, sono già moltissime le richieste di adozione per Pallina.
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