Concerto di Vasco, serve il primo milione, il minimo per preparare il terreno, per "opere non permanenti"
Riunione della Conferenza dei servizi, c’erano De Col e il sindaco Ianeselli, ma non si è parlato di sicurezza e capienza: si aspetta il progetto della società esterna incaricata dalla Provincia
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TRENTO. "Data zero" per Vasco, "data zero" per la Trentino Music Arena. L'inaugurazione dello spazio fortemente voluto dalla Provincia in località San Vincenzo, il prossimo 20 maggio sarà solo simbolica: l'infrastrutturazione dei 27 ettari individuati per il concerto tra Trento sud e Mattarello sarà per il momento solo provvisoria.
A chiarirlo è stata la Conferenza dei servizi di ieri, durante la quale si è discusso - alla presenza di funzionari della Provincia, del Comune e di rappresentanti delle parti coinvolte - proprio delle opere di infrastrutturazione primaria che saranno necessarie per rendere l'area adatta ad ospitare l'evento.Non si è discusso di misure di sicurezza, tema caldissimo da giorni, ma semplicemente perché se ne parlerà in altra sede: ieri si è discusso di terreno da sistemare, cavi e tubi da posare e così via.
Lavori importanti, che comporteranno una spesa - secondo le prime stime della Provincia - di circa un milione di euro. Formalmente provvisori, ma non sarà un fare, spendere e disfare: «Quello che riguarderà strettamente il concerto di Vasco sarà di natura provvisoria, va da sé», ha spiegato il dirigente del Dipartimento protezione civile Raffaele De Col, «mentre tutti gli interventi più in generale tesi a trasformare quell'area in un luogo per futuri concerti, raduni e così via, rimarranno. Si tratta di interventi che serviranno a rendere omogeneo il terreno con interventi di scavo e riporti laddove vi siano dislivelli, ad esempio. Di posa delle recinzioni, realizzazione dei pozzetti e allaccio alla rete fognaria, in modo che anche dopo il concerto l'area sia pronta per trasformarsi in uno spazio destinato ad ospitare altre iniziative simili».
Insomma, non una inaugurazione ma un grande test, per capire quale potrà essere il futuro della Trentino Music Arena.
«La natura provvisoria dell'infrastrutturazione che come amministrazione comunale abbiamo richiesto nel formulare il nostro parere nella Conferenza dei servizi - ha spiegato il sindaco Franco Ianeselli - è legata anche al fatto che per prevedere opere e interventi di tipo permanente sarebbe necessario intervenire a livello di pianificazione urbanistica. Dopo il concerto lo si dovrà fare e il Comune è pronto a lavorare assieme alla Provincia per portare a termine un progetto che metta a disposizione della comunità uno spazio di aggregazione».
Parole al miele dopo l'irritazione legata al caso sicurezza? Ianeselli sul punto è chiaro: «Non è che il Comune si diverta a litigare con la Provincia. Sulla questione sicurezza abbiamo chiesto e continueremo a chiedere chiarezza e rigore, ma questo lo sa anche il presidente della Provincia, ci siamo sentiti brevemente ieri (martedì, ndr) e credo che a breve ci potremmo incontrare per discuterne anche formalmente. Se il futuro di quell'area dovrà essere quello di un grande spazio per ospitare tipi anche diversi di eventi, abbiamo sempre detto di essere pronti a fare la nostra parte di fronte a progetti dettagliati e precisi».
In attesa che la società a cui si è rivolta la Provincia per elaborare un progetto che definisca la capienza massima, in sicurezza, dell'area per il prossimo 22 maggio, De Col ha chiarito come proprio il passaggio in Conferenza dei servizi sia stato essenziale: «Parlando di opere di infrastrutturazione si va anche a definire come sarà allestito il terreno su cui verrà montato il palco e come sarà preparato lo spazio alle spalle di questo. Una cosa è certa: non verranno realizzate opere permanenti in questo senso. Non prevediamo interventi che prevedano la realizzazione di strutture in muratura, in cemento o o così via, insomma, proprio per far sì che l'area anche dopo il concerto di maggio si presti al più variegato ventaglio di destinazioni possibili, nell'ambito di concerti, eventi, raduni e così via. Prevediamo di intervenire il meno possibile, in modo da dotare il terreno delle migliorie necessarie - come un livellamento omogeneo e la posa dell'impiantistica idrica ed elettrica - ma nulla di più».