Grande svincolo di Trento Nord, cantiere fermo e tanti dubbi: la ditta in bilico, e rischiano di saltare anche circonvallazione di Cles e la Fiera alla Baltera di Riva
Emaprice nelle mani del giudice, pronunciamento sul concordato preventivo a metà mese, ma poi? Lavori completati al 30%, e l’opera avrebbe dovuta essere pronta per aprile, invece ci sono solo ruspe e camion abbandonati, opera da oltre 30 milioni di euro congelata con tre scenari futuri
IDEE Quando dieci mesi fa la Provincia cambiò progetto in corso d'opera
TRENTO. Massima incertezza sul futuro del mega svincolo di Campotrentino, di raccordo tra la statale 47 della Valsugana (tangenziale) e la strada provinciale dell'interporto. Non è dato sapere se Emaprice, che si era aggiudicata l'appalto (30,5 milioni di valore) proseguirà con i lavori.
Le ruspe sono tristemente ferme nel cantiere ai margine della circonvallazione. Sono in funzione solo le pompe che pescano l'acqua dalla falda, per evitare l'allagamento del cantiere.
«Quello dell'acqua» dice l'ingegner Luciano Martorano, dirigente del dipartimento infrastrutture della Provincia «è un problema risolto, anche se ha comportato ritardi». Il problema vero sono le difficoltà di Emaprice, la spa con sede legale a Bolzano ed effettiva a Possagno (Treviso), che in dicembre ha chiesto il concordato preventivo con riserva.
«Sapremo a metà mese cosa deciderà il giudice» dice Martorano «e se nel piano di Emaprice ci sarà il cantiere di Trento nord. Intanto, è tutto fermo, a disposizione del tribunale». Scenario assai critico. Perché Emaprice potrebbe riprendere i lavori. Ma qui c'è subito un problema: il mega ritardo accumulato. I lavori dovrebbero essere ultimati in aprile, ma è impossibile.
Perché, fin qui, come spiega Martorano, ne sono stati realizzati il 20-30%, non di più. E sarebbero tutti da chiarire i rapporti, economici e di fiducia, con i fornitori (in primis di calcestruzzo), rimasti a secco.
In via teorica, se Emaprice fosse fuori gioco, potrebbe entrare in scena il quarto classificato, la Codelfa di Tortona, alle condizioni contrattuali del tempo della gara. Da allora, però, è cambiato il mondo: si pensi all'aumento dei prezzi degli ultimi mesi.
E soprattutto, nel maggio 2021, è cambiato il progetto a cantiere già avviato, con la Provincia che clamorosamente stravolse tutto il piano di viabilità.
Altra soluzione, la rescissione del contratto, da parte della Provincia, per riappaltarlo, in considerazione del mancato rispetto dei termini di consegna. Questione delicata, perché Emaprice è coinvolta anche per la variante di Cles, dove nel 2018 si è aggiudicata l'appalto con Collini Lavori e Technik Bau. Un'opera da 57,7 milioni, ancora ferma al palo.
E così pure l'ampliamento del centro fieristico alla Baltera, a Riva del Garda, che Emaprice si è assicurata con la Enrico Colombo di Varese, è bloccato.