La corrente costa, Ianeselli consiglia di risparmiare, ma gli replicano: e lo sci notturno in Bondone?
Il sindaco di Trento pubblica su Facebook le sue riflessioni sul risparmio energetico per «Mi illumino di meno»: fioccano le critiche per le piste illuminate (anche quelle del Cermis...)
TRENTO. La giornata per il risparmio energetico «Mi illumino di meno», quest’anno, coincide con rincari senza precedenti dei costi delle bollette. E ieri il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha voluto offrire su Facebook i suoi consigli alle famiglie.
«C’è chi combatte sul fronte di guerra. E c’è chi, come noi, deve impegnarsi in un’altra battaglia: quella del risparmio energetico, che oggi acquisisce un significato nuovo e ancora più importante che in passato.
Certo, dobbiamo abbassare i nostri consumi energetici per tutelare l’ambiente e per abbassare le bollette. Ma dobbiamo farlo anche per essere meno dipendenti dal gas e dal petrolio di un dittatore che sta massacrando il popolo ucraino. Il risparmio energetico oggi è un aiuto alla resistenza di Kiev oltre che un modo per adattarci a quella che è, a tutti gli effetti, un’economia di guerra.
Come altre Amministrazioni pubbliche – scrive Ianeselli - il Comune di Trento sta elaborando un piano che prevede di intervenire sul termostato del riscaldamento degli uffici e sull’illuminazione pubblica. Senza chiudere servizi o impianti né rinunciare alle esigenze legate alla sicurezza, abbiamo comunque notevoli margini di movimento. Possiamo agire sulle luci di palazzi e monumenti, sugli orari di accensione e spegnimento dell’illuminazione stradale, sulla temperatura degli edifici pubblici, tanto più che la primavera è alle porte.
Anche a casa cerchiamo di adottare comportamenti virtuosi. Abbassare il termostato di un paio di gradi. Scegliere la bici o il trasporto pubblico al posto dell’auto. Non sprecare l’acqua calda. Tutto aiuta ad abbassare i consumi e anche a contenere i costi familiari.
Nel frattempo dobbiamo naturalmente pensare al futuro. Puntare sul fotovoltaico (oggi già presente in tantissimi edifici comunali) e sulle comunità energetiche. Guardare all’energia in modo più consapevole. Prima di sprecarla, pensiamo se possiamo permettercelo. Non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello ambientale e geopolitico».
Una bella lezione, e condivisibile. Ma il popolo di Facebook non perdona, e gli ricorda che proprio ieri la società degli impianti ha comunicato che lo sci notturno sul Monte Bondone proseguirà (ogni martedì e giovedì) fino al 17 marzo. Con la Cordela illuminata da potenti globi luminosi, e con i costi energetici degli impianti.
Ad aprire il fuoco è Paolo Serra, consigliere del PD: «Se incominciamo a spegnere le luci delle piste da sci sul Bondone? Si vedono da San Michele, la montagna illuminata a giorno oppure questo non è possibile per motivi economici?». E prontamente interviene la consigliera provinciale dei Verdi, Lucia Coppola: «giustissimo!»
Il discorso si allarga: altri lettori, uscendo dall’ambito cittadino, mostrano le foto del Cermis, ieri sera, illuminato a giorno: «Questo è il Cermis ma credo che in Bondone avvenga lo stesso.… e stop ai bacini di innevamento che pompano l'acqua in quota consumando energia elettrica. E stop ai 'funghi' che riscaldano gli avventori dei dehors. Uno spreco insensato» scrive Ivo Cestari.
Poi una sfilza di lamentele, inframmezzate da qualche complimento al sindaco: da chi segnala che il campo Coni di via Maccani è illuminato tutte le notti, a chi segnala che negli uffici comunali spesso ci sono le luci accese fino al mattino…