Bypass ferroviario a Trento e aree inquinate: l'europarlamentare verde Eleonora Evi interroga la commissione Ue
L'esponente ecologista: "Il progetto potrebbe comportare danni importanti, la linea ferroviaria attraverserà un sito inquinato di interesse nazionale, l'area ex Sloi e Carbochimica, nel cui sottosuolo giacciono piombo tetraetile e idrocarburi"
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TRENTO. Dopo l'apertura di un fascicolo per atti che non costituiscono notizie di reato (modello 45) da parte della Procura della Repubblica di Trento, la questione delle aree inquinate interessate dal progetto di Rfi per la circonvallazione ferroviaria di Trento arriva alla Commissione europea.
L'europarlamentare Eleonora Evi (Europa Verde) ha infatti presentato un'interrogazione per chiedere di approfondire gli aspetti ambientali del progetto di un'opera finanziata dal Pnrr con 930 milioni di euro.
"Ho presentato un'interrogazione parlamentare alla Commissione europea sul discusso progetto di circonvallazione ferroviaria di Trento in quanto potrebbe comportare danni importanti alle risorse idriche della zona interessata, già caratterizzata da fragilità di tipo geologico.
La linea ferroviaria attraverserà un sito inquinato di interesse nazionale, l'area ex Sloi e Carbochimica, nel cui sottosuolo giacciono piombo tetraetile e idrocarburi", ha specificato Evi, che ha posto l'accento anche sul "consumo di suolo e la scomparsa di terreno agricolo e delle attività umane connesse".