Superbonus, la Provincia spinge Itea: potrà cedere il credito fiscale a Trentino Trasporti o ad altri
La decisione, che dovrebbe sbloccare gli interventi di riqualificazione fermi al palo, è il primo effetto della norma che autorizza gli affidi orizzontali tra le società di sistema. La cessione avviene a valore pieno, 110 per cento. Nicoletti: è una forma di mutualismo
TRENTO. Tecnicamente, si chiama "affidamento orizzontale". Riguarda gli enti strumentali del "sistema" Provincia, società inhouse e fondazioni, come Trentino Digitale, Patrimonio del Trentino, Trentino Riscossioni, Cassa del Trentino, Trentino Sviluppo, Trentino Trasporti, Itea, le Fondazioni De Marchi, Bruno Kessler, Edmund Mach, Museo Storico del Trentino, De Gasperi…
Di che si tratta? Nella sostanza, fino ad ora, gli affidamenti erano di tipo "verticale", nei confronti del socio (unico e/o di controllo) Provincia. In futuro, potranno avvenire anche tra un ente e l'altro. «Una forma di mutualismo» la definisce Paolo Nicoletti, dirigente generale della Provincia che, ieri, ha presentato le nuovo direttive agli enti strumentali assieme al presidente Maurizio Fugatti. Il primo effetto è lo sblocco, con una seconda delibera, della cessione del credito da parte di Itea spa ad altre società del "sistema" per dare il la alla riqualificazione degli edifici con il Superbonus al 110%, fino ad ora rimasta al palo.
«Abbiamo diverse società che hanno diversi crediti fiscali, di cui possono godere rispetto all'erario» dice Fugatti. «Potranno collaborare insieme per mettere a disposizione le loro potenzialità. Itea ha la necessità di cedere il potenziale credito in corso di maturazione per il 110 e per gli interventi di manutenzione straordinaria. Ma è richiesta una certa capienza fiscale per poter cedere il credito». Fugatti e Nicoletti mettono in evidenza un aspetto: la gestione infragruppo, oltre che rappresentare un elemento di semplificazione, ha pure un vantaggio economico.
«La cessione dei crediti permette ad Itea di massimizzare il beneficio fiscale al 110%» dice Fugatti «rispetto al ricorso al mercato, che avrebbe comportato un costo». È la legge 3 del 2006 di riforma istituzionale (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino) ad avere previsto per l'esercizio di funzioni per l'organizzazione e la gestione di servizi pubblici, nonché per lo svolgimento di attività di servizio strumentali alle attività istituzionali, che la Provincia «può avvalersi di enti strumentali aventi le forme giuridiche dell'ente pubblico, della fondazione e della società di capitali».
La stessa legge elenca gli enti strumentali. Ad esempio, stabilisce che per l'attività di promozione delle imprese e delle attività economiche, la Provincia utilizzi Trentino Sviluppo spa, mentre per l'attività di informazione e telematica faccia ricorso a Trentino Digitale spa (ex Informatica Trentina).La norma del 2006 è stata integrata di recente, con l'articolo 6 della legge 21 del 2021, collegata al bilancio, che prevede la forma di mutualismo orizzontale citata da Nicoletti: il principio dell'obbligo di utilizzo reciproco, in via prioritaria, dei servizi prodotti da ciascun ente a favore anche degli altri. Una previsione, ricorda il dirigente generale, applicabile anche al Consiglio provinciale.
«È un mutuo soccorso tra le società» dice Nicoletti. «Abbiamo fatto una ricognizione tra le spa provinciali. Hanno, per cinque anni, un credito fiscale di alcune decine di milioni di euro. E la giunta ha imposto che la cessione avvenga al 110%, senza perdite di credito». Il maggior credito fiscale è in capo a Trentino Trasporti. «Mettiamo a disposizione di Itea un sistema efficace per intervenire con tempestività» aggiunge Fugatti».
La delibera sul Superbonus 110% e sulle manutenzioni degli immobili stabilisce dunque che Itea ceda prioritariamente il credito ad altri enti strumentali (e solo in subordine al mercato dei crediti), e che questi li acquistino «a pieno valore del credito», compatibilmente alle capienze di ciascuno.