Cognola / L'opera

Nuovo parcheggio a Ponte Alto: dubbi, richieste e suggerimenti

Interrogazione del consigliere comunale Michele Brugnara sul progetto all'Orrido. Previsto anche un un percorso pedonale nei pressi di Villa Madruzzo

di Giorgio Battocchio

TRENTO. Un nuovo parcheggio (34 posti auto) e un percorso pedonale protetto a Ponte Alto, in quel di Cognola a servizio dell'attrattiva turistica dell'"Orrido", sono in via di esecuzione con appariscenti sbancamenti e strada interrotta nei pressi dell'adiacente Villa Madruzzo.

I lavori, eseguiti per conto del Comune dalla Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana per un costo di 755mila euro, si concluderanno entro fine 2022.Su un progetto edilizio o stradale studiato a tavolino, e dal rendering che se ne ricava, capita spesso che in fase di attuazione emergano nuove indicazioni, da parte di interessati osservatori e da committenti, per degli aggiustamenti e delle migliorie da apportare in corso d'opera.

Logicamente questo comporta ritardi causati da ulteriori permessi e da nuove risorse finanziarie da acquisire. La situazione poi si diversifica nei procedimenti se il progetto viene realizzato da un privato o da un ente pubblico.Il progetto di Ponte Alto è diventato oggetto di un'interrogazione presentata il 27 marzo scorso dal consigliere comunale Michele Brugnara del Gruppo Pd-Psi. Con una serie di suggerimenti - concordati con Alessandro Zanasi, presidente della Commissione Transizione ecologica della Circoscrizione Argentario - chiede all'assessore Ezio Facchin, con delega alla transizione ecologica e mobilità, risposte per introdurre interventi migliorativi per l'accessibilità al parcheggio e per il transito dei cicloturisti, dei ciclisti urbani, delle persone con disabilità e degli utenti del trasporto pubblico extra-urbano. Brugnara studiando la planimetria del progetto esecutivo, elaborata dal Servizio Opere di urbanizzazione primaria - Ufficio Strade, espone osservazioni e richieste.

«Non si notano nella planimetria posti coperti e sicuri per le biciclette dei ciclisti e la conseguente necessità di un'adeguata segnaletica per gli eventuali nuovi parcheggi bici. Inoltre l'attraversamento pedonale e ciclabile della Strada della Valsugana - progetto di competenza PAT in quanto la strada è provinciale - non è ben definito per l'attraversamento delle biciclette. Prospetta, inoltre, una percorrenza del traffico su via Ponte Alto 'per' a 'dal' centro di Cognola a 30km/h necessaria in un contesto territoriale pieno di attività sociali, sportive, turistiche, ricreative». E ancora: «Non sono evidenziati nuovi posti auto per disabili e nuovi percorsi per persone con handicap. Si suggerisce pure una nuova pensilina alla fermata Ponte Alto del trasporto pubblico extra-urbano specialmente per studenti e pendolari della Valsugana. Infine un collegamento ciclabile di circa 300 metri, mancante nel progetto, lungo Strada della Valsugana tra Orrido e Ponte Alto che si innesti nella nuova ciclabile provinciale della Valsugana oggi in via di costruzione lungo la SP47 da Trento Nord a Pergine».

Durante il Consiglio comunale del 6 aprile sono state fornite da Facchin risposte sintetiche all'articolata interrogazione. «Non essendo un parcheggio di attestamento non sono previsti posti coperti per le bici, ma una rastrelliera all'ingresso dell'Orrido. Si verificherà con la Pat la possibilità di realizzare un attraversamento ciclabile della Strada della Valsugana. Senz'altro condivisibile stabilire il limite di velocità a 30km orari. Per motivi di sicurezza, in termini di visibilità, non sarà possibile effettuare le corsie ciclabili principalmente nel tratto Orrido-Ponte Alto. I posti auto per disabili, ipotizzati presso l'entrata dell'Orrido, non si possono definire in quanto le aree potenzialmente disponibili sono di proprietà privata».

«Tutte le risposte - afferma Facchin - sono state condivise con l'associazione per l'Inclusione e la disabilità "Astrid" che da anni collabora con i servizi comunali sui temi della mobilità e dell'accessibilità per utenti disabili. La presenza nella località di aree private richiede un approccio progettuale più complesso, mentre già si stanno intrattenendo contatti tra i competenti uffici comunali e provinciali per le problematiche che riguardano gli interventi propri della Pat in particolare a riguardo degli ipotizzati 300 metri del tratto di ciclabile».

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