Spacciava "fumo" ai minorenni al parco della Predara, arrestato un 36enne: il «cliente» aveva solo 13 anni
Carabinieri in azione, dopo l’allarme dei residenti ed esercenti della zona: l’uomo era già conosciuto alle forze dell’ordine, bloccato dopo la cessione, 13 grammi di hashish in tutto
TRENTO. La collaborazione tra i residenti e i titolari delle attività commerciali del quartiere San Martino con le Forze dell’Ordine è risultata ancora una volta vincente.
A seguito della maggiore attenzione rivolta dall’Arma verso l’area del Parco della Predara, ove nelle ultime settimane sono stati registrati numerosi episodi di spaccio, ieri pomeriggio i Carabinieri della Compagnia di Trento hanno svolto un apposito servizio teso alla prevenzione ed alla repressione di tale fenomeno.
Nel corso dell’attività, i militari hanno arrestato un 36enne senegalese, già gravato da precedenti specifici, poiché colto nella flagranza del reato di spaccio di stupefacenti.
Durante l’osservazione “a distanza” del sospettato - sul conto del quale erano giunte segnalazioni ai Carabinieri da parte di alcuni cittadini per il suo fare ambiguo - i militari hanno documentato la cessione di uno “strano” involucro, a fronte della ricezione di alcune banconote, nei confronti di un ragazzino di appena 13 anni.
Dopo l’acquisto, il giovanissimo cliente raggiungeva un suo amico – poi risultato essere maggiorenne – a cui cedeva parte della sostanza appena comprata.
I Carabinieri, poco distanti dal luogo dello spaccio, sono intervenuti bloccando tutti e tre i protagonisti della vicenda, prima che si dileguassero, avendo conferma che lo stazionamento del sospettato in quel luogo fosse finalizzato proprio allo spaccio, in quanto, a seguito delle perquisizioni operate, sono state rinvenute tre dosi di hashish, ciascuna nella disponibilità di ognuno dei coinvolti, del peso complessivo di 13 grammi, nonché circa 50 € in banconote di vario taglio verosimile provento dell’attività di spaccio condotta dal reo.
L’arrestato è stato condotto presso la locale Casa Circondariale, mentre i due acquirenti sono stati segnalati quali assuntori di droghe al Commissariato del Governo per la Provincia Autonoma di Trento. Al termine dell’operazione il minore è stato riaffidato ai propri genitori.