Concerto di Vasco: tir, luci, corrente, sostenibilità sotto i tacchi, la lettera di un gruppo di genitori e bambini al sindaco
Hanno calcolato il bilancio ed il «costo energetico» in Co2 dell’evento (avrebbe dovuto farlo la Provincia), e ora chiedono: cosa potete fare per compensare questo bilancio negativo? L'equivalente di 1200 alberi, "Piantiamolo attorno alla Music Arena"
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TRENTO. Ogni settimana l’ufficio stampa della Provincia e quello del Comune di Trento ci ricordano quanto siamo bravi a sostenere l’ambiente, e quante e quali azioni mettiamo in campo per la biodiversità e la sostenibilità. Ma nel caso del grande concerto di Vasco Rossi a Trento, tutto l’impegno ecologico è stato sospeso, e l’evento ha generato tanta anidride carbonica da annullare l’effetto benefico di oltre 1200 alberi.
Lo studio lo hanno fatto un gruppo di genitori con i loro figli, che l’hanno inviato al sindaco Franco Ianeselli.
«Siamo un gruppo di genitori e le scriviamo per porre la sua attenzione su un’importante questione: che impatto ambientale ha avuto il concerto di Vasco? E soprattutto, cosa si può fare per compensarlo?
Ogni azione e scelta che i cittadini e la politica prende dovrebbe considerare in primis le questioni ambientali, perché non c’è più tempo per rimediare: le ricordiamo che il 15 maggio è stato l’overshoot day per l’Italia.
Qui trova i nostri ragionamenti e la nostra analisi che non è sicuramente esaustiva ma che vuole dare un’idea della portata ambientale di un evento di questo tipo.
Le saremo grati se potesse leggere la nostra lettera e prendere in considerazione la nostra proposta. La salutiamo con stima per l’impegno che mette nel suo lavoro»,
«Le scriviamo perché, come lei, siamo genitori, e in quanto tali siamo responsabili del futuro dei nostri figli e di indirizzare le scelte per fargli trovare un mondo vivibile.
Appare allarmante che pur professando una sempre alta attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, al paesaggio alla biodiversità, agli ecosistemi ecc. continuiamo a perpetrare, come esseri umani, sconvolgimenti ambientali e lo facciamo senza chiedere il consenso alle future generazioni che dovranno poi porvi rimedio. Anche nel nostro Trentino, nella nostra Trento ovunque ci si giri ci sono cantieri aperti, strade o parcheggi nuovi, alberi abbattuti e situazioni di forte pressione sull’ambiente.
Nelle decisioni che prendiamo (e in quanto sindaco Lei in primis) le variabili che consideriamo e alle quali attribuire il maggior peso, devono essere quelle ambientali. Devono, perché non c’è più tempo per rimediare. I nostri ragazzi non possono sobbarcarsi questa incombenza da soli.
Con questi pensieri e considerando che il 15 maggio è stato l’overshoot day per l’Italia, ci siamo messi a fare due conti sull’impatto ambientale del concerto di Vasco Rossi tentando con approssimazione di quantificare il numero di alberi necessari per compensare la CO2 equivalente emessa dall’evento.
L’analisi non è sicuramente esaustiva, ma vuole essere solo uno spunto per fare riflettere sulle cose veramente importanti per le giovani generazioni.
Siamo partiti dall’estrapolare i dati utili dal flusso continuo di articoli e video che in questi giorni si sono susseguiti sugli organi di stampa. Altri dati sono stati ricavati da articoli scientifici e dal web. I dati mancanti sono stati approssimati o ipotizzati cercando la massima correttezza.
CONCLUSIONI
Dall’analisi, seppur a spanne, emerge che per poter compensare l’evento musicale del concerto di Vasco Rossi bisogna piantare un cospicuo numero di alberi e a questo punto Le suggerisco la proposta avanzata dai nostri bambini: Piantiamoli lungo i confini della “Trentino Music arena” così aumentiamo la biodiversità, miglioriamo l’eco-mosaico, il paesaggio e limitiamo il caldo durante gli eventi.
Le firme:
Paola Carlucci
per
Giulia Pieropan
Davide Simonini
Ivan Cinti
Aude Maleval
Samantha Depaoli
Denise Eccher
Barbara Zennaro
Lorenzo Facchinelli
Mara Alice Ferrieri
Chiara Visintainer
Raffaele Moschini
Con i bambini: Adam, Elian, Esther, Kora, Samuel, Sebastian, Simon, Emil e Philip,
Raffaello, Francesco, Matilde, Martina e Sofia