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Trento pedala: nuove piste ciclabili da Piedicastello alle Albere, su tutta via Grazioli e a Centochiavi

Raffica di decisioni del Comune di Trento: via ai progetti per altri 10 chilometri di spazi dedicati, si realizzano tratti di completamento ci piste esistenti, non solo in centro

TRENTO. Il Comune di Trento ci crede: più spazio alle biciclette, mano alle auto. Una filosofia contenuta del PUM (Piano urbano della mobilità) che prevede un corposo pacchetto sulla ciclabilità.

Intanto, però, non si aspetta, e partono tante nuova realizzazioni. E tre nuove piste ciclabili sono in arrivo, per giungere a 70 chilometri di rete ciclabile in città (oggi sono 60).

Piedicastello-Albere in destra Adige

Si è concluso l’iter di approvazione del progetto preliminare di un nuovo collegamento ciclabile da Piedicastello al Parco Fratelli Michelin.

Nell’ambito dei fondi stanziati con il PNRR e nell’ottica di sviluppare un trasporto locale più sostenibile investendo in mobilità ‘soft’ il Comune ha deciso di eseguire uno studio sulla fattibilità del collegamento ciclabile in lung’Adige San Nicolò tra la rotatoria di ponte San Lorenzo e la passerella pedonale di collegamento con il parco pubblico del quartiere “Le Albere”, tratto che costituisce la naturale prosecuzione della ciclopedonale già realizzata a sud, che proviene dal ponte di Ravina lato ovest di quella fino alla passerella pedonale del quartiere “Le Albere”..

Descrizione dell’intervento:

L’intervento prevede la realizzazione di una nuova ciclabile bidirezionale larga 2 metri e mezzo in prosecuzione di quella esistente che proviene dal ponte San Lorenzo, fino all’ingresso degli uffici della Motorizzazione civile di Trento, per poi, mediante un attraversamento ciclabile e pedonale, spostarsi sull’arginale in destra Adige e trasformarsi in una ciclopedonale della larghezza massima di 3 metri.

Contestualmente si prevede l’allargamento del marciapiede esistente ed il completamento dello stesso per circa 50 metri fino a servire il parcheggio dell’area ex Italcementi, che corre parallelo alla nuova ciclabile, dove si raccorda con il percorso pedonale già esistente. Verrà realizzato anche idoneo impianto di illuminazione.

Per l'esecuzione di tali opere non è necessario prevedere espropriazioni di aree privare in quanto l’intero sedime di intervento ricade in area Provinciale o Comunale. Per l’intervento sono stati stanziati 450mila euro. L’inizio dei lavori è previsto nella primavera del 2023, l’ultimazione entro dicembre ‘23. Il percorso ciclabile che parte da Piedicastello e segue il fiume Adige, lato destro orografico, fino al ponte di Ravina è previsto dal P.U.M.

Novità a Melta, colegamento con via Trener. Le vie Centochiavi e Trener risultano sprovviste di idonei collegamenti ciclabili nonostante siano collocate in prossimità dei percorsi dedicati presenti sulla via Guardini e all’interno del Parco di Melta.

Via Centochiavi è a doppio senso di marcia ed è caratterizzata da un marciapiede di dimensioni ridotte posto sul ciglio ovest e dalla presenza di muro con recinzione posto sul ciglio est. Il tratto collegato al parco di Melta, posto sotto alla Statale 47 risulta invece avere ampi marciapiedi su ambo i lati. Via Trener, caratterizzata da un senso unico di marcia, dispone di un ampio marciapiede nel primo tratto, che si riduce progressivamente di dimensione avvicinandosi al parco pubblico “Giardino Alpi e Hrovatin”.

Descrizione dell’intervento

Il progetto preliminare prevede la realizzazione di un collegamento ai percorsi ciclabili esistenti posti all’interno del parco di Melta, sulla via Guardini e in prossimità del percorso ciclabile della Valsugana che arriva su via Dalla Fior, opera della PAT e in fase di realizzazione. La differenti caratteristiche morfologiche dimensionali hanno influenzato la progettazione dell’opera, imponendo due soluzioni diverse. Vediamole.

Per VIA CENTOCHIAVI

Sul ciglio est di via Centochiavi si prevede la realizzazione di una pista ciclabile bidirezionale larga due metri e mezzo posta a quota rialzata di 15 cm rispetto a quella stradale e separata da quest’ultima da un aiuola di larghezza 1 metro e 70. In tale contesto, valutata l’inadeguatezza dell’attuale fermata dell’autobus che risulta carente di una zona protetta ove scaricare i passeggeri nonché di adeguato attraversamento pedonale, si è previsto lo spostamento della fermata del mezzo pubblico di circa 18 metri in direzione nord, realizzando un nuovo breve tratto di marciapiede, materializzando a terra un adeguato attraversamento pedonale, collegato al marciapiede  di nuova realizzazione posto sul ciglio opposto.

Per VIA TRENER

Su via Trener, caratterizzata da un senso unico di marcia e con dimensioni sensibilmente inferiori rispetto alla via Centochiavi, si è prevista una soluzione differente. Si è deciso di uniformare le dimensioni dell’attuale marciapiede portandolo alla larghezza costante di 1 metro e mezzo, ponendo alla stessa quota di quella stradale un corsia ciclabile larga 1 metro e 25, dedicata alle biciclette provenienti da ovest e diretti ad est, con una specifica segnaletica orizzontale (corsia per doppio senso ciclabile).

Via Trener assumerà quindi la denominazione di strada ciclabile, ove le biciclette con medesimo senso di marcia dei veicoli transiteranno direttamente in carreggiata, mentre quelle dirette ad est transiteranno lungo la corsia ciclabile dedicata.

Al fine di garantire un attraversamento ciclo pedonale in sicurezza l’incrocio tra via Trener e via Centochiavi sarà gestito allargando le porzioni di marciapiede in prossimità dell’attraversamento.  Tale elemento sarà utilizzato sia dai ciclisti  diretti sia a Gardolo che a sud e in direzione via Dalla Fior. In prossimità del Giardino Alpi e Hrovatin saranno mantenute le dimensioni esistenti di strada, parcheggio e marciapiede, realizzando la corsia ciclabile all’interno del parco pubblico, salvaguardando sia le alberature esistenti che il viale pedonale interno, garantendo al contempo comodo collegamento alla pista ciclabile e ciclopedonale presenti sulla via Guardini. Per la realizzazione di quanto descritto si renderà necessario procedere ad un esproprio (p.ed. 1845 e p.ed. 5480) con demolizione e ricostruzione dei muri posti a confine.

I lavori – per un costo totale di 580mila euro – inizieranno nel marzo 2024 per finire a dicembre 2024.

Ciclabile in via Grazioli, collegamento con la Bolghera. 

Approvato il progetto preliminare per una ciclabile in via Grazioli. Circa 650 metri che collegheranno il centro e la Bolghera. Particolare attenzione al verde. Ma spariranno 22 posti auto.

L’intervento rientra nel piano comunale di implementazione della “mobilità dolce” che prevede la dotazione di una fitta rete di percorsi ciclabili cittadini continui: nello specifico la pista ciclabile di via Grazioli connetterà il centro storico e piazza Venezia con il quartiere della Bolghera. Ulteriori connessioni a est saranno, al ponte delle Dame di Sion, il nuovo ascensore inclinato che connetterà la stazione di valle “G. Galilei” alla stazione di monte “Mesiano” e il nuovo percorso ciclabile in viale Bolognini che si connetterà con il percorso ciclabile esistente di corso III Novembre.

La ciclabile si sviluppa per circa 650 metri e si collega al primo tratto di pista ciclabile già realizzato da piazza Venezia a via Brigata Acqui.

L’intervento quindi risponde alle molteplici necessità emerse nell’area: la necessità di connessione dolce della Bolghera al centro storico; una profonda riqualificazione architettonica, paesaggistica ed energetica della via.

Il progetto si sviluppa sul lato nord di via Grazioli con una pista ciclabile larga 2 metri e mezzo per tutta la lunghezza dell’intervento salvo che nell’ultimo tratto in cui la pista ciclabile confluisce in una strada ciclabile con limite di velocità 30 Km/h, dal monastero di San Francesco fino all’incrocio con viale Trieste. Nel tratto tra via Giovanelli e via Zara la strada si trasforma a senso unico in direzione est.

Il progetto prevede in primis la realizzazione di una pista ciclabile ma con un intento più ampio la riqualificazione di tutta la via attraverso un intervento più complesso che coinvolge:

   • il rifacimento dell’impianto di illuminazione pubblica sia nell’ottica di una diminuzione dei consumi energetici che per la valorizzazione del patrimonio architettonico e del nuovo percorso ciclabile;

   • la riqualificazione del verde con un progetto che prevede sul lato nord la realizzazione di una aiuola continua larga un metro che collega l’alberatura esistente con una bordura di arbusti di varie specie, che divide il percorso pedonale dalla pista ciclabile e la ridefinizione del fronte sud con la creazione di una nuova cordonata che segue la sagoma degli spazi alberati con aiuole di maggiori dimensioni rispetto allo spazio attualmente dedicato ad ogni albero. Il filare di alberi esistente sul lato sud sarà diradato e rinnovato in modo da razionalizzare le misure degli attuali parcheggi in linea. Tutti gli alberi che non devono essere tagliati per raggiungimento dell’età saranno conservati o spostati in posizione congrua al progetto;

   • il progetto prevede il rifacimento della rete delle caditoie conservando il collettore delle acque bianche esistente;

   • il rifacimento di tutte le pavimentazioni in cubetti di porfido, compresi binderi e cordonate e del manto stradale e della pista ciclabile. La conseguenza principale del nuovo disegno delle cordonate è sicuramente una maggiore protezione degli alberi dalle auto in manovra, in quanto i parcheggi sono posti ad una quota differente rispetto alle piante e gli alberi circondati da aiuole di dimensioni maggiori rispetto allo stato attuale sono protetti dalle cordonate stesse;

   • la predisposizione di percorsi tattili per non vedenti in corrispondenza di ogni singolo attraversamento pedonale e ciclo-pedonale così come dettato dal Piano di eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali (Peba).

Entro l’anno il progetto definitivo, i lavori verranno iniziati nel corso del 2023 e si prevede che il tempo utile per la realizzazione dei lavori sia di 300 giorni consecutivi, con conclusione nel corso del 2024.

Il progetto rientra nell’obiettivo M2C2 – 4.1 del PNRR: “Rafforzamento della mobilità ciclistica” che prevede al punto a)”Ciclovie urbane”.

Stazione di ricarica e-bike all’ospedale Santa Chiara.

In attesa che il Comune di Trento completi l’iter burocratico per il varo del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) le attività propedeutiche alla transizione ecologica comunque non si fermano, così come non si fermano le attività legate all’adesione della città al progetto europeo STARDUST che nei prossimi anni porterà Trento a diventare un modello europeo di città smart: altamente efficiente, intelligente grazie all’implementazione di nuove tecnologie e orientata ai bisogni dei cittadini. Mobilità elettrica, sistemi di ICT ed efficienza energetica negli edifici sono i settori in cui le azioni concrete di STARDUST hanno già iniziato ad intervenire.

Trentino Mobilità S.p.A., società controllata dal Comune di Trento, già protagonista di una delle declinazioni operative di STARDUST, tramite il progetto TRENto YOU di consegne in ZTL attraverso furgoni elettrici, ha installato presso il proprio parcheggio verso il lato sud dell’ospedale S. Chiara (apertura 24h, tariffa della sola sosta 0,50 euro/ora – 3 euro giorno) un punto di ricarica veloce (potenza massima di ricarica 22kW) con posti sosta riservati per 2 auto elettriche. Il punto di ricarica è attivo dal corrente mese di giugno.

Il fornitore dell’apparecchio di ricarica è Neogy del Gruppo Dolomiti Energia, la tariffa al pubblico per la ricarica è di 0,55 euro/kWh per i clienti Neogy, mentre per i clienti degli altri operatori la tariffa al pubblico dipende dai rispettivi piani tariffari. La modalità della ricarica è quella solitamente applicata per i punti di ricarica pubblici, con sblocco con App sullo smartphone oppure attraverso tessera RFID.

Con questa operazione, Trentino Mobilità intende incrementare il servizio offerto presso il parcheggio, anche nei confronti dell’utenza del vicino ospedale, migliorando l’attrattività complessiva del parcheggio nei confronti di tutta la clientela e della cittadinanza residente nella zona. Con questo primo impianto verrà verificato il grado di effettivo utilizzo e in genere gli aspetti gestionali connessi ad un punto di ricarica pubblico all’interno di un parcheggio in struttura (es. correttezza di utilizzo, permanenza oltre il completamento della ricarica, vandalismo, ecc.) anche in vista dell’eventuale estensione del servizio in altri parcheggi gestiti dalla società comunale.

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