TRENTO. La vegetazione che svetta rigogliosa lungo l'alveo del Fersina, nel tratto in cui attraversa la città, preoccupa i cittadini per i rischi che cespugli e arbusti potrebbero comportare nel caso di piene. La Provincia, tuttavia, rassicura, attraverso il responsabile del Dipartimento protezione civile Raffaele De Col: «Quello delle piante lungo il Fersina è un non problema», spiega.

De Col è intervenuto dopo che numerose segnalazioni e lettere, nelle ultime settimane, erano arrivate sia al Comune che in redazione, con l'amministrazione del capoluogo che aveva spiegato di non avere competenza per intervenire dato che «non è il Comune ad occuparsi della pulizia dell'alveo del Fersina, ma il servizio Bacini montani, struttura della Provincia autonoma di Trento, incardinata nel Dipartimento protezione civile, foreste e fauna, che si occupa del governo dei corsi d'acqua. Anche le manutenzioni accurate degli anni scorsi, citate in alcune segnalazioni, erano state a suo tempo programmate dal servizio Bacini montani».

«Confermo, il servizio Bacini montani ha effettuato la pulizia qualche anno fa. Voglio rassicurare tutti - ha spiegato De Col - sullo stato attuale dell'alveo. Le piante stanno crescendo ai lati del corso del torrente, che è invece sgombro da ostacoli in grado da garantire la massima sicurezza in caso anche di precipitazioni improvvise e consistenti. Anche se la vegetazione folta può far pensare superficialmente a incuria, si tratta soltanto di una impressione, perché lo stato del letto del torrente viene costantemente monitorato. Le piante, ai lati, crescono come è normale che sia ma non rappresentano un ostacolo allo scorrere dell'acqua, lì dove sono e nell'entità in cui si trovano al momento lungo il torrente. Il iano di pulizia degli alvei dei corsi d'acqua è stilato in maniera accurata in modo da effettuare periodiche e complete pulizie e quando sarà tempo di intervenire anche sul Fersina il servizio Bacini montani interverrà come sempre». Le. Po.