Il colore che ridisegna la strada e i pedoni si prendono lo spazio: primo esperimento in via Zandonai
In corso i lavori per trasformare la strada: per gli automobilisti una corsia ristretta che fa delle curve, attraversamenti pedonali molto visibili e altri dispositivi per far rallentare le macchine
TRENTO. È opinione comune che la strada sia delle auto. Se avanza posto, delle bici e dei pedoni, che devono stare attenti a stare nei loro spazi e a passare quando la carreggiata è libera. Insomma devono stare attenti a non farsi investire.
Ecco, l'iniziativa che l'amministrazione comunale intende realizzare - su progetto dell'associazione Acropoli e grazie ai fondi del Tavolo delle associazioni universitarie di Trento - è quello di ribaltare questa prospettiva, grazie all'uso del colore.
Il primo esperimento sarà in via Zandonai, dove i lavori per trasformare la strada sono già in corso. Una rivoluzione dolce anche nella modalità di realizzarla: semplice colore sull'asfalto. Ma sufficiente per trasformare la percezione che gli automobilisti avranno della corsia a loro disposizione: la vedranno ristretta, con le corsie di marcia che fanno delle curve, con degli attraversamenti pedonali molto visibili e non necessariamente in una traiettoria perpendicolare alla direzione della strada: insomma, l'idea è che sia la strada a portarli a tenere il piede sul freno, anziché sull'acceleratore.
Come detto, si tratta di un esperimento. Ma è il primo di una serie, se andrà a buon fine. È lo stesso assessore Ezio Facchin chiarisce la road map: «La nostra intenzione è quella di replicare il progetto soprattutto in strade dove c'è un'utenza fragile, come le vie che ospitano scuole. Vorremmo realizzarle in corrispondenza del polo scolastico di via S. Anna a Gardolo, a Ponte Alto, ma anche vicino alla scuola di Villazzano così come in corrispondenza dell'istituto di via Lavisotto».
Come si è arrivati al progetto lo spiega invece la factotum dell'ufficio Beni Comuni, Francesca: «Il progetto era stato proposto dall'associazione Acropoli e dalla Faib, la federazione amici della bicicletta, e lo abbiamo sviluppato grazie alla collaborazione di tanti servizi, nell'ambito dei Beni comuni. Abbiamo fatto un protocollo con queste associazioni, "#cambiamolastrada" che hanno anche trovato i fondi per realizzare le opere e questo mi sembra importante».
A mostrare il progetto, con la corsia di marcia che fa delle chicanes, è Alberto Refratti, dell'associazione Acropoli: «Con questo progetto la strada torna ad avere il ruolo sociale che aveva in passato, quando ospitava tutte le attività che si potevano svolgere. Il progetto prevede una razionalizzazione degli spazi, che ne sottrae un po' alle auto, per darlo a chi vive la città con una mobilità lenta, ai soggetti più deboli: i pedoni, le biciclette».
Nato nell'ambito della passeggiata di quartiere organizzata a settembre 2021 dalla scuola Gaspari, il progetto è sostenuto dalla Circoscrizione San Giuseppe Santa Chiara e sarà materialmente realizzata grazie al writer Senka Semak - scelto nell'ambito del tavolo per la street art - e ai fondi messi a disposizione dalle associazioni universitarie. I lavori per colorare la strada sono già iniziati e dureranno circa 10 giorni: fino al 30 novembre, in via Zandonai vicino all'incrocio con via san Pio X, saranno vietati sosta e fermata. C. Z.