Il racconto di un medico ortopedico, ex dipendente dell'Apss: «Ecco perché faccio il gettonista»
Per ogni turni di dieci ore in val di Fassa guadagnerà circa mille euro. Si è licenziato dall’ospedale Santa Chiara dove «c’era un clima ostile, chi era in grado professionalmente di dare di più veniva osteggiato»
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TRENTO. «Perché mi sono licenziato dal S. Chiara e ho deciso di lavorare come gettonista? Perché lavorare lì per me era diventato insostenibile. C'era un clima ostile. Chi era in grado professionalmente di dare di più veniva osteggiato». A parlare è un ortopedico che fino a poco tempo fa era dipendente dell'Azienda sanitaria e che tra pochi giorni coprirà dei turni al Punto di primo intervento ortopedico-traumatologico di San Jan di Fassa. Anche lui, come l'altro medico che aveva parlato nei giorni scorsi con il giornale, preferisce rimanere anonimo. «Anche se nell'ambiente - spiega - sanno benissimo chi sono».
Dice di essersene andato dal S. Chiara perché c'era un clima ostile. Perché non si è rivolto ai suoi superiori per denunciare la situazione?
L'ho fatto. Ma è stato lo stesso direttore dell'ospedale a cui mi sono rivolto a ribaltare poi la situazione e a renderla ancora più difficile. Il problema è che si lasciano correre comportamenti di mobbing messi in atto da chi da tanto tempo lavora in Azienda e per quanto uno segnali, invece che risolvere, tendono a mettere benzina sul fuoco e a penalizzare chi si lamenta. Nei miei confronti era stato poi avviato un procedimento disciplinare.
Da qui la scelta di lavorare come gettonista.
Esatto. Io avevo già fatto dei turni come libero professionista sia al S. Chiara che a Cavalese quando ancora ero dipendente dell'Apss. Soprattutto turni al sabato e alla domenica con una retribuzione oraria diversa.
Nella delibera con cui vengono assegnati i turni per Madonna di Campiglio e Sen Jan di Fassa si parla di 96 euro all'ora lorde. Quindi quanto guadagnerà a turno?
Il turno mi hanno detto che sarà di 10 ore, quindi quasi mille euro a turno lorde. Io lavorerò quasi tutti i giorni dal 27 dicembre all'9 dicembre. È stato stabilito che si possono fare massimo sei turni consecutivi e quindi ogni 6 giorni ne avrò uno di riposo. Mi avevano proposto anche dei turni a febbraio ma non ho accettato perché in quel caso non mi garantivano la foresteria dove poter dormire e sarebbe troppo pesante andare avanti e indietro.
Quindi un guadagno decisamente più elevato rispetto allo stipendio da dipendente?
Assolutamente. Bastano tre week end di lavoro come libero professionista per guadagnare lo stipendio di un dipendente, senza avere la "rottura" delle reperibilità, che sono odiose. Vengano pagate 4 euro all'ora e ti possono chiamare in ogni momento. Io praticamente ero reperibile sempre ed era una trappola. In più non devi confrontarti con un ambiente malsano. C'è poi la questione della responsabilità. Se lavori come libero professionista rispondi in prima persona con la tua assicurazione in caso di denunce, ma se sai fare il tuo lavoro sai anche come tutelarti. Purtroppo la presenza di tutti questi libero professionisti si riflette però negativamente sulla qualità del servizio offerto dal pubblico perché aumenta quella che viene chiamata medicina difensiva.
Dunque quanto guadagnerà durante questo periodo di vacanze natalizie?
Ho calcolato circa 10 mila euro. Ma questo è un lavoro che si fa soprattutto per una questione economica.
Lei sarà solo nel punto di primo intervento?
Solitamente con me c'è un tecnico di radiologia e un infermiere. Manca il radiologo che referta gli esami e quindi le immagini devo vederle in prima battuta io che è vero che ogni giorno ho a che fare con fratture o problemi ortopedici, ma che comunque non sono un radiologo.
Pensa che un domani potrebbe rientrare a lavorare per l'Apss?
Al S. Chiara nemmeno se mi puntano un coltello alla gola. Dovrebbero cambiare troppe cose. Ci sono persone che ricoprono ruoli apicali che hanno reso certi comportamenti "normali". All'estero, dove ho lavorato, esistono organi che tutelano i comportamenti interni tra dipendenti.
Anche qui c'è la commissione antimobbing?
Quando mi sono rivolto alla commissione è stato come urlare ad un fiume che passa. Quando ho denunciato quanto mi stava accadendo non è successo nulla.
Quindi quanto accaduto nel reparto di ginecologia e che ora è al vaglio della magistratura non l'ha sorpresa?
Quando è scoppiato il "caso Pedri" io mi ero appena dimesso e quindi emotivamente per me è stato molto forte. Ho vissuto quello che ha vissuto lei solo che io ero avevo più anni di esperienza alle spalle e quindi ero più forte. Sono arrivato comunque a lavorare gli ultimi mesi con un avvocato che mi seguiva praticamente quotidianamente. In ortopedia pediatrica lavoravamo in quattro e alla fine non è rimasto nessuno. Era il mio sogno professionale, un lavoro che mi piaceva, ma era impossibile farlo lì. Ora mi appoggio a un ambulatorio privato fuori dal circuito del privato convenzionato e opero a Bolzano e in Emilia Romagna.