Manovra azzardata e pugno in faccia: nei guai per lesioni un automobilista che aveva seguito un camionista in via Brennero
Il conducente di un semirimorchio sarebbe stato aggredito perché con una manovra del mezzo pesante avrebbe "infastidito" l'altro guidatore. Una manovra ritenuta pericolosa dall'automobilista, ma la reazione è stata molto "importante"
TRENTO. Lo ha seguito fino al piazzale dove si era fermato per la consegna che doveva fare e lo ha preso a pugni, lo ha afferrato e quindi fatto cadere a terra. Tutto questo per una manovra lungo via Brennero che era stata evidentemente giudicata poco positivamente. Una reazione esagerata che ha portato l'automobilista ad essere indagato per lesioni personali. I fatti sono avvenuti due anni fa lungo via Brennero.
Al volante di un semirimorchio un camionista. Sarebbe lui il guidatore accusato di aver fatto una manovra con il suo mezzo che avrebbe "infastidito" l'automobilista. Una manovra che probabilmente era pericolosa o che è stata vissuta come se avesse messo a rischio l'incolumità dell'automobilista, ma la reazione è stata molto "importante". Tanto da diventare un capo d'imputazione. E questa è la ricostruzione fatta in base alla denuncia che è stata presentata un paio di giorni dopo il fatto dal camionista.
L'uomo alla guida della macchina lo avrebbe inseguito lungo via Brennero fino al piazzale dove il primo si doveva fermare per scaricare quanto era stato caricato sul semirimorchio. Ed è stato quindi raggiunto quando aveva lasciato la cabina di guida.
L'automobilista - si legge nel documento del giudice di pace di Trento - «si avvicinava con fare minaccioso al predetto - mentre questi, ormai a piedi, si accingeva a scaricare il semirimorchio - lo colpiva con una serie di pugni diretti al volto, lo afferrava e lo faceva cadere rovinosamente in terra».
La prognosi iniziale, relativa alla frattura del naso era di venti giorni e per questo il caso era finito sul banco del giudice di pace. Ma un secondo certificato medico del camionista ha portata la prognosi a quaranta giorni e quindi il fascicolo è stato passato alla procura per competenza.