Annata d’oro per i Mercatini di Natale: 30 milioni d’indotto e boom di presenze
la città ha raggiunto le 150mila presenze alberghiere con un’occupazione media dei posti letti del 75 per cento, con un aumento del 20 per cento rispetto al 2021 (che per altro scontava ancora le paure e le limitazioni della pandemia)
LE FOTO Trento invasa
TRENTO. Si avvicina ai 30 milioni di euro l’indotto creato dai mercatini di Trento e in generale dagli eventi in cartellone per il Natale del capoluogo. Un terzo in più di quanto si stimava all’inizio. Il dato è emerso durante la serata che l’Apt cittadina e il Consorzio Trento Iniziative hanno organizzato all’Itas Forum per fare un bilancio dell’ultima edizione, alla presenza dell’assessore alla cultura Elisabetta Bozzarelli e di un’ottantina di partner istituzionali e privati che hanno contribuito anche economicamente all’organizzazione e al successo delle manifestazioni.
«Il valore di aver messo nell’unico contenitore “Trento città del Natale” tutti gli eventi è decisamente alto - ha spiegato il direttore dell’Apt Matteo Agnolin -. Come comunicazione siamo riusciti ad avere importanti riscontri a livello nazionale».
Tanto che - secondo i dati raccolti dall’Azienda di promozione - nel mese e mezzo di apertura dei mercatini la città ha raggiunto le 150mila presenze alberghiere con un’occupazione media dei posti letti del 75 per cento, con un aumento del 20 per cento rispetto al 2021 (che per altro scontava ancora le paure e le limitazioni della pandemia).
La permanenza media è stata di 3 notti. Ad hotel e B&B vanno poi aggiunti appartamenti privati e camere, per un totale di circa 750mila visitatori del mercatino. Risulta inoltre che 6 persone su 10 hanno visitato il mercatino per la prima volta, segno che gli organizzatori sono riusciti ad intercettare un pubblico nuovo da portare in piazza Fiera e in piazza Battisti. Buona la spesa media per visitatore: si calcola un esborso di 30 euro, cui vanno aggiunti ristorazione e pernottamenti.
A proposito, l’idea che sta venendo avanti è quella di attendere il completamento della riqualificazione di piazza Mostra per collocarvi lì la seconda sede al posto della più piccola piazza Battisti.
La scommessa ora sarà quella di confermare i numeri anche nella prossima edizione, sfidando l’inflazione e la crisi che - se si confermerà il trend di rallentamento dell’economia nazionale - potrebbe colpire le famiglie che sono il target più gettonato per eventi come il Mercatino di Trento. L’obiettivo è quello di continuare ad innovare per mantenere interesse e curiosità intorno alla manifestazione.