Sport, musica e verde nell'area San Vincenzo: Provincia e Comune hanno trovato l'accordo
La Trentino Music Arena, costruita per il mega concerto di Vasco Rossi un anno fa, rimarrà al centro con uno spazio per 20-30 mila spettatori, ma sorgeranno anche diverse aree ricreative, campi sportivi, una pista protetta dedicata ai piccoli ciclisti e un parcheggio da almeno 1.200 posti
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TRENTO. Il dirigente provinciale Raffaele De Col lo paragona al Central Park di New York, se non per altro per la forma rettangolare che caratterizzerà il futuro Parco San Vincenzo, ammesso che parco sia la dizione giusta.
La verità è che gli oltre 26 ettari di terreno fra Trento Sud e Mattarello saranno una cittadella per il tempo libero e per lo spettacolo, un ibrido tra l'area per i grandi concerti, ereditata dal Vasco Live dello scorso anno, una zona verde e uno spazio per lo sport; con l'aggiunta di un parcheggio da almeno 1.200 posti auto.
Dopo mesi di incomprensioni e tensioni sui destini di quel vasto pezzo di territorio tra la Provincia, che ne è proprietaria da quando ha espropriato i terreni ai contadini di Mattarello per farne la cittadella militare ormai archiviata, e il Comune ora l'accordo è raggiunto.
Il progetto unitario, richiesto dalle norme del Piano regolatore, è pronto (vedi il rendering nella foto sopra) e verrà portato lunedì prossimo in giunta comunale dall'assessora all'urbanistica Monica Baggia.
«La Provincia ha recepito le nostre richieste» conferma Baggia, che giovedì illustrerà i risultati anche in commissione urbanistica assieme a De Col.
Al centro del parco rimane ben piantata la Trentino Music Arena voluta dalla Provincia.
Per soddisfare la richiesta del sindaco Ianeselli di mantenere una parte sportiva compatta verrà però ridotta l'area del backstage, quello spazio di servizio che dietro al grande palco di Vasco occupava spazi enormi.
Lì, nella parte sud, sono confermati i due campi da calcio promessi da anni al Calcio Trento per le attività delle squadre giovanili, ma i tecnici assicurano che ci sarà lo spazio anche per le due strutture che verranno sfrattate da via Jedin per fare spazio al futuro Polo ospedaliero, ossia un terzo campo da calcio, che andrà a sostituire l'attuale Trentinello, e un campo da softball.
Il progetto unitario, che è ancora nella fase preliminare, prevede però anche altre strutture per lo sport; si ipotizzano alcune installazioni leggere, tipo campi da basket e pallavolo smantellabili in caso di necessità, e anche un tracciato asfaltato per i giovani ciclisti, un percorso protetto dove poter avviare i giovanissimi all'attività sulle due ruote senza costringerli prematuramente ad affrontare i pericoli della strada.
A proposito di biciclette due piste ciclabili correranno da nord a sud ai margini dell'area, una accanto e parallela alla ferrovia e l'altra lungo via San Vincenzo. Nella parte est si dovrà inoltre lasciare lo spazio per una futura fermata del sistema di mobilità che in prospettiva, che sia il tram o il NorduS, si prevede passerà in zona come servizio di trasporto pubblico fino a Mattarello.
La parte dell'arena per la musica rimarrà al centro e sarà modulare, con un settore dedicato da 20-30.000 posti, e sarà infrastrutturata a cura della Provincia, come annunciato, con i piloni per l'illuminazione e i bagni pubblici.
La zona del palco rimarrà quella usata per Vasco Rossi, anche perché lì sotto sono stati realizzati sottoservizi che sarebbe uno spreco spostare. «Ma non è solo questione di sottoservizi - spiega De Col - ma anche di flussi di ingresso e uscita del pubblico che ne fanno la collocazione più adeguata».
La modularità deriva dal fatto che all'occorrenza, se e quando si dovesse presentare l'occasione di portare a Trento una grande star della musica, si potrà utilizzare per l'arena anche lo spazio che sta alle spalle, verso nord, che sarà un'area verde ma senza alberature o laghetti ed eventualmente solo con strutture leggere e rimovibili.
In questo modo il pubblico potrà anche essere raddoppiato e arrivare a 60-70.000 spettatori.
Anche i parcheggi saranno modulari, con tre spazi da 1.200 posti auto l'uno di cui uno fisso e gli altri da attivare se necessario.
«Ma se si dovesse organizzare in futuro un altro grande evento - precisa De Col - i parcheggi saranno tutti esterni e quella zona sarà utilizzata come area di filtro per afflusso e deflusso. L'esperienza ci ha insegnato che i parcheggi è meglio tenerli lontani e servirli coi bus navetta».