Funivia dalla città al monte Bondone: il vero business sarà il parcheggio “multipiano”
Agli investitori privati sarà chiesto di realizzare e gestire il grande parking all’ex Italcementi. Intanto per l'impianto di risalita la Provincia ottiene 37,5 milioni di euro da Roma: copre metà dell'investimento previsto, cioè il primo lotto Trento-Sardagna. Per il secondo, da qui a Vason (con stazione intermedia a Vaneze), si cercano capitali privati
DETTAGLI In funivia a Vason in 17 minuti: 1.800 passeggeri all’ora
PROGETTO Il Comune accelera: ecco come sarà la funivia
CONTI Ma davvero avrà un milione di passeggeri l'anno?
TRENTO. Il primo business, per gli investitori privati, sarà la realizzazione del parcheggio multipiano (da 1.600-2.000 posti) in destra Adige. È questa l'opera "calda" (cioè in grado di remunerare l'investimento) che può attirare capitali privati nella realizzazione della funivia del Monte Bondone, che ora deve accelerare.
La Provincia di Trento è riuscita ad agguantare 37,5 milioni di euro dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sul fondo che alimenta il trasporto rapido di massa. L'importo copre metà dell'investimento previsto (75 milioni), vale a dire il primo lotto Trento-Sardagna.
Il secondo, da Sardagna a Vason, abbisogna dell'intervento di capitali privati. Sotto traccia, la caccia è aperta da tempo, tra le imprese che hanno un interesse diretto, in quanto produttrici dell'impianto (come Doppelmayr e Leitner) e società finanziarie trentine (i nomi sono sempre gli stessi: Isa, La Finanziaria Trentina, Seac Finanziaria...) per il coinvolgimento delle quali, come ha già detto l'assessore al turismo, Roberto Failoni, «per questo progetto deve uscire l'orgoglio delle imprese trentine».
Il Ministero retto da Matteo Salvini avrebbe dovuto pronunciarsi, sul conto economico provvisorio presentato, entro maggio, ma non lo ha ancora fatto. I tempi però si fanno stretti.
A breve, spiega il dirigente generale Paolo Nicoletti, la Provincia attiverà un bando per la manifestazione di interesse dei possibili investitori, proprio perché lo stesso Ministero finanziatore impone tempi certi: entro fine dicembre 2025, vanno aggiudicati i lavori, quindi va firmato il contratto con il fornitore-esecutore dell'impianto.
Trattandosi di trasporto pubblico, la domanda è: dove sta il business, se il ticket sarà "politico", come quello di un servizio bus? Doppia risposta: primo, nel tratto a monte, il ticket di servizio pubblico sarà riservato ai residenti in Bondone, e ci potranno essere agevolazioni per i residenti in Trentino, mentre per i turisti sarà un ticket a valore di mercato; secondo, una fonte di remunerazione sarà la gestione dei parcheggi, a valle e a monte, che saranno la prima leva per disincentivare l'afflusso in auto, posto che non è possibile chiudere la strada che sale da Montevideo e Sardagna.
Ed il vero business sarà il multipiano all'ex Italcementi. Quindi, chi realizza la funivia sarà chiamato a "tirare su" anche il multipiano e a gestirlo (per l'uso quotidiano, per i mercatini di Natale e per ogni piccolo e grande evento) per tot anni.Lo studio sull'"Impianto di trasporto collettivo tra la città di Trento e il Monte Bondone", a supporto della richiesta di finanziamento pubblico, è stato coordinato dall'ingegner Ivan Veronesi di Proalpe di Trento, e dalla sua lettura emergono alcuni dettagli fino ad ora non noti.
Le due stazioni valle. Il primo lotto fino a Sardagna prevede due tronchi, il primo è quello tra l'area ex Sit e l'ex Italcementi.
Il Comune di Trento ha già affidato i lavori di realizzazione del nuovo Hub intermodale all'ex Sit, e le forme della stazione di partenza mirano all'inserimento architettonico nella nuova edificazione all'ex Sit. Il piano di imbarco è previsto sul tetto dell'hub, ipotizzato con uno spazio verde. E i materiali previsti sono il larice per gli imbotti di passaggio delle funivie, la lamiera zincata verniciata o l'alluminio, il vetro per le grandi vetrate agli ingressi, il cemento e l'acciaio.
La stazione intermedia all'ex Italcementi sarà direttamente collegata all'edificio destinato a parcheggio multipiano tramite scale e ascensori e posizionata lungo il futuro percorso ciclo-pedonale, per agevolare un accesso rapido in funivia ai bikers. Nel multipiano in destra Adige, almeno 100 posti auto saranno riservati all'impianto funiviario.
A Sardagna, la stazione intermedia sarà realizzata più vicina al paese, nella parte sud dell'abitato, in un'area oggi coltivata ad orto.
Per il collegamento con i paese è previsto l'allargamento a due corsie dell'attuale strada, per circa 400 metri. Qui, presso la intermedia di Sardagna, saranno realizzati anche i magazzini dei veicoli (cabine) per entrambi i lotti: saranno magazzini ipogei (interrati) per minimizzarne l'impatto.
Da Sardagna, gli altri due tronchi: il primo, di 450 metri di dislivello, fino alla intermedia di Vaneze, a 990 metri di quota; il secondo (660 metri di dislivello) fino a Vason.
La stazione intermedia di Vaneze è ipotizzata nell'area, oggi adibita a parcheggio, in prossimità della discoteca "Studio Uno" e dell'edificio dell'Apt, lungo la provinciale 85. Servirà anche da accesso alla ski area, data la vicinanza all'arrivo delle piste 3-Tre e Pinot.
A monte, la nuova stazione di Vason sarà in corrispondenza dell'attuale ristoro "Bondonero" di proprietà del Comune. Una posizione considerata dai progettisti ottimale, all'imbocco della pista "Cordela", per i bus navetta di collegamento con le Viote.L'apertura oraria.
I due lotti funiviari avranno un'apertura differenziata: la Trento-Sardagna ripropone il servizio offerto dalla vecchia funivia operativa dal 1925: 11 mesi di apertura (uno è per la manutenzione) con orario 7.30-22.30, cioè 15 ore al giorno; il secondo lotto Sardagna-Vason avrà invece un'apertura limitata a 8 mesi estate e inverno), per 9 ore al giorno (10 ore di occupazione del personale) dalle 8.30 alle 17.30.
L'impianto Trento-ex Italcementi-Sardagna sarà una cabinovia ad ammorsamento automatico con cabine a 10 posti, velocità media di 6 metri/secondo e tempo di percorrenza di 5 minuti e 15 secondi. Anche il lotto a monte avrà una cabinovia ad agganciamento automatico da 10 posti, in grado di trasportare 1.800 persone/ora alla velocità di 6 metri al secondo e un tempo di percorrenza superiore ai 7 minuti.Modello Funivia del Renon.
A supporto della sostenibilità economica del progetto, la stima è di arrivare a 630 mila passeggeri annui con il primo lotto fino a Sardagna (oggi sono 180 mila) e a 910 mila con la tratta completa fino a Vason.
La tariffa è prevista di 1,5 euro a corsa, ma sarà più onerosa, come detto, per chi sale occasionalmente e agevolata per gli abbonati. Il riferimento è la Funivia del Renon ( 1,36 euro per gli abbonati) che registra 1,2 milioni di passeggeri/anno (50% in estate) e un grado di copertura dei costi di gestione di 1,3 milioni su 1,8.
In rapporto ai costi, la Funivia del Bondone porterebbe 43 milioni di euro di benefici, soprattutto grazie alla riduzione della congestione stradale.