Dove si vive meglio in Italia? A Udine, Bologna e Trento (che sale al terzo posto)
Pubblicata oggi sul Sole 24Ore la nuova «classifica» della vivibilità urbana: confermato il forte divario fra Nord e Sud, Foggia è la maglia nera dei capoluoghi del Belpaese. Per il nostro capoluogo, risultato da podio, con due posizioni scalate. Bolzano "precipita" in basso
ROMA. E' Udine la città in cui si vive meglio in Italia. A incoronare la provincia friulana è la 34esima edizione dell'indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, i cui risultati sono stati pubblicati sul quotidiano in edicola oggi.
E' la prima volta che la provincia di Udine sale sul gradino più alto, entrando così nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione, dopo essersi piazzata tra le prime dieci solamente tre volte dal 1990 a oggi.
Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto di Bologna, vincitrice dell'edizione 2022, e Trento.
Per il capoluogo trentino un risultato di prestigio: in un anno, passa dal quinto al terzo posto, guadagnando due posizioni e salendo sul podio nazionale.
Il Comune di Trento commenta con favore. "
Dopo il titolo di città più sostenibile d’Italia assegnato da Legambiente e dopo il quarto posto nella classifica della qualità della vita di Italia Oggi, Trento si colloca al terzo posto del podio nella 34esima indagine del Sole 24 Ore. Migliore città quest’anno è Udine, che guadagna il titolo per la prima volta, seguita da Bologna e Trento. Altre due città del nord completano il quintetto di testa, che vede Aosta al quarto e Bergamo al quinto posto.
Il terzo posto di Trento è il frutto della convergenza positiva di tanti indicatori diversi – sono 90 quelli presi in esame per le 6 macroaree di riferimento.
Ottimo il quarto posto in Ambiente e servizi, nel quale spicca il primato di Trento in due graduatorie parziali riguardanti l’ecosistema urbano e la qualità della vita degli anziani.
Non male nemmeno per quanto riguarda i parametri Affari e lavoro, dove conquista il dodicesimo posto con alti livelli di start up innovative e partecipazione alla formazione continua (rispettivamente quarta e settima posizione nella classifica parziale), e Ricchezza e consumi, nel quale si colloca al tredicesimo posto (secondo posto nella classifica parziale riguardante l’acquisto di beni durevoli, terzo posto per inflazione indice generale e quarto posto per famiglie con Isee basso).
Quattordicesima nella macroarea Demografia e società, dove è seconda nella classifica parziale per speranza di vita alla nascita e sesta per consumo di farmaci per l’obesità, e diciassettesima in Cultura e tempo libero, dove conquista il primo posto del podio nella classifica parziale riguardante l’indice di sportività.
Infine, Trento è 47esima (su 107) nell’ambito Giustizia e sicurezza, dove però registra buone performance nelle graduatorie parziali per truffe di autovetture (sesto posto) e per delitti informatici (settimo posto)".
Bergamo (quest'anno capitale della cultura insieme a Brescia) sale al quinto posto. Tra le prime dieci anche Milano. Mentre Roma si ferma al trentacinquesimo posto, perdendo quattro posizioni.
Bolzano invece perde ben undici posizioni e precipita al tredicesimo posto.
Anche questa edizione fotografa nella seconda metà della graduatoria una concentrazione di città del Mezzogiorno, con l'unica eccezione di Cagliari al 23esimo posto. A chiudere la classifica è Foggia che torna a vestire la maglia nera dopo dodici anni. A precederla Caltanissetta e poi Napoli al terz'ultimo posto che nonostante 'l'effetto scudetto' sul turismo (non rilevato nei dati presi in esame) è penalizzata - secondo l'indagine - dalla densità abitativa, dalla criminalità predatoria in ripresa, dagli scarsi dati occupazionali e da un saldo migratorio sfavorevole.