Chiude il dormitorio in Clarina, senzatetto e profughi in strada al freddo: la protesta
Un sit-in davanti al Comune, ma accuse anche alla Provincia: «I richiedenti asilo hanno diritto ad un posto in accoglienza, piazza Dante li lascia in strada, è illegale»
TRENTO. "Siamo qui per chiedere che si trovi immediatamente un'altra soluzione". Lo dice all'Ansa Stefano Bleggi dell'Assemblea antirazzista, che assieme al Collettivo rotte balcaniche e al Centro sociale Bruno ha protestato prima davanti al Comune e poi davanti alla Provincia di Trento chiedendo che le 21 persone ospitate nel dormitorio allestito a fine novembre nella sede della circoscrizione Clarina, a Trento, trovino un altro spazio che le ospiti.
"Queste persone stamattina si sono svegliate al dormitorio della Clarina e hanno saputo che questa sera non verrà aperto", aggiunge Bleggi. "La maggior parte di loro sono richiedenti asilo che avrebbero diritto a un posto nel sistema di accoglienza del sistema provinciale, che però gli viene negato. Alcuni di loro dormono addirittura da otto mesi in strada", spiega Bleggi.
Alla manifestazione hanno partecipato anche i richiedenti asilo che erano ospitati nel dormitorio della Clarina. Le associazioni lanciano una richiesta sia al Comune sia alla Provincia. "La situazione è nota, e il Comune aveva tutto il tempo per allestire dei dormitori alternativi o per implementare i posti di cosiddetta bassa soglia. Dall'altra parte - conclude Bleggi - sappiamo che la Provincia sta agendo nell'illegalità, perché la normativa italiana specifica che il richiedente asilo ha diritto a un posto in accoglienza".